Stabilire “precise scadenze” ed eventuali altre azioni nei confronti di Autostrade per l’Italia per quanto attiene “la realizzazione delle opere” di contenimento del fiume Setta, specialmente riguardo all'”erosione spendale” nei pressi dell’abitato di Rioveggio, sull’appennino bolognese. Lo sollecita in un’interrogazione alla Giunta Galeazzo Bignami (Fi). Bignami prende le mosse dalle segnalazioni contenute in una mozione presentata al Comune di Grizzana Morandi (Bologna) dal gruppo civico Voltiamo Pagina, “votata all’unanimità dall’intero Consiglio comunale, con la quale viene denunciata la situazione di devastazione nella quale versa il fiume che presenterebbe un grande fenomeno di erosione spendale in sinistra idraulica molto evidente vicino all’abitato di Rioveggio”. Il consigliere di opposizione ricorda poi che “la situazione emergenziale del fiume Setta era già stata oggetto di atti di sindacato ispettivo proposti dallo stesso gruppo civico Voltiamo Pagina al Comune di Grizzana Morandi (i primi risalenti a ben 10 anni fa), sia da consiglieri di opposizione di altri Comuni attraversati dalle sue acque, fra i quali il Comune di Marzabotto, sia dal sottoscritto consigliere regionale”.
Bignami sottolinea poi che “nel 2017 si era reso necessario l’intervento di ditte incaricate dall’Unione dei Comuni dell’appennino bolognese per l’attuazione di opere di contenimento e di interventi di messa in sicurezza resisi necessari in seguito ai danni provocati, in particolare nell’area di confine fra il Comune di Monzuno e Marzabotto, dai cantieri aperti per la realizzazione della Variante di Valico la cui competenza ed il cui finanziamento spettavano alla società Autostrade per l’Italia Spa; a tutt’oggi la situazione del Setta risulta allarmante e necessita di interventi urgenti per la messa in sicurezza degli argini in diverse aree geografiche del territorio attraversate dal fiume”.
L’azzurro chiede dunque alla giunta “quali interventi spettanti alla società Autostrade per l’Italia siano stati ad oggi realizzati e se siano stati tutti conclusi”. E “in caso contrario si chiede di indicarne le motivazioni”.
(Marco Sacchetti)