Il nuovo testo unico forestale approvato dal Consiglio dei ministri il 3 aprile 2018 è al centro di un’interrogazione di Giulia Gibertoni (M5s). “Il decreto legislativo- spiega la consigliera -ha prestato il fianco a numerose critiche, la più importante è quella che sostiene che il testo punti a incrementare la valorizzazione economica del patrimonio forestale e il sostegno alle sue filiere e quindi sia un vero e proprio lasciapassare per lo sfruttamento economico ed energetico anche di aree boschive tutelate”. L’Associazione medici per l’ambiente Isde Italia e il gruppo di ricercatori e scienziati di Energia per l’Italia avrebbero lanciato una petizione per convincere il Capo dello Stato a non firmare il decreto, anche se – ammette Gibertoni – ci sono state anche aperture e posizioni interlocutorie, come quella di Legambiente. La consigliera chiede quindi alla giunta quale giudizio esprima in merito, considerando le diverse posizioni sollevate da più parti.
Il decreto darebbe la possibilità – sottolinea Gibertoni- di “predisporre, nell’ambito di comprensori territoriali omogenei per caratteristiche ambientali, paesaggistiche, economico-produttive o amministrative, diversi piani forestali per il coordinamento delle attività necessarie”. All’interno del testo sarebbero presenti anche tre differenti definizioni (“bosco”, “aree assimilate a bosco” e “aree escluse a bosco”): Gibertoni chiede come siano considerate dalla giunta queste diversità e in quali atti vengano normate, e se vi è l’intenzione da parte della nostra Regione di “integrarle per meglio adattarle al nostro territorio” così come previsto dallo stesso testo.
Inoltre, visto che il decreto offrirebbe alle Regioni la possibilità di individuare i propri obiettivi e linee d’azione, la richiesta della consigliera è di sapere quali siano in Emilia-Romagna gli step previsti anche “in relazione alle esigenze socio-economiche, ambientali, paesaggistiche, e per la prevenzione del rischio idrogeologico, di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico del nostro territorio”.
(Francesca Mezzadri)