COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Europa. Più coinvolgimento degli enti locali, più senso di appartenenza all’Ue nel nuovo pdl sulla partecipazione

Ventotto articoli che andranno a modificare la legge regionale al diritto comunitario. Sì dalla Commissione, prossimo passaggio in Aula

Sviluppare il senso di appartenenza all’Europa dei cittadini emiliano-romagnoli e coinvolgere sempre di più i territori regionali nel processo di costruzione delle politiche europee. Questi gli obiettivi del progetto di legge Pd-Si-Mdp il cui articolato è stato discusso in Commissione Bilancio, affari generali ed istituzionali. La proposta nasce proprio dall’impegno assunto dall’Assemblea nella Sessione comunitaria di adeguare la legge regionale del 2008 sulla partecipazione dell’Emilia-Romagna al diritto comunitario. Un intervento che si è reso necessario dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e che però rappresenta anche “un’occasione importante per arricchire la legge, rafforzare il coordinamento e la collaborazione a livello politico e tecnico tra Assemblea e Giunta e introdurre tutte le novità collegate all’esperienza delle precedenti sessioni europee”. Le modifiche vanno dagli adeguamenti linguistici, al ruolo delle regioni nel processo europeo; dal metodo di lavoro che coinvolge tutti gli stakeholders presenti sul territorio, fino alle iniziative e i progetti per far conoscere diritti e doveri comuni ai cittadini europei.

Ventotto articoli illustrati in Commissione dalla relatrice di maggioranza Lia Montalti (Pd), integrati con 17 emendamenti (otto del Pd e sette del M5s) approvati prima del passaggio in Aula. Tema centrale, più discusso, la partecipazione della Regione nella costruzione delle politiche europee. “Ben venga il coinvolgimento attivo dei territori” è intervenuta Manuela Rontini (Pd) “in questo modo si riconosce il contenuto portato dagli stakeholders. Mi chiedo se sia possibile estendere al tavolo di partecipazione permanente anche i presidenti delle Unioni dei Comuni”. “Una sollecitazione importante – commenta Montalti – visto che in questa nuova legge gli enti locali saranno protagonisti”. La richiesta di Andrea Bertani (M5s), accolta in un emendamento, è quella di “realizzare forme di consultazione con i cittadini e le comunità locali anche attraverso strumenti informatici”. Accolto anche l’emendamento del pentastellato che chiede più chiarezza sulla presentazione del rapporto conoscitivo per la Sessione europea dell’Assemblea. Una sessione che rimarrà “annuale”, si precisa in commissione alla domanda di Matteo Rancan (Lega Nord e relatore di opposizione) per dar modo alle istituzioni europee di fare il punto sulle politiche e gli interventi attuati dalle Regioni.

(Francesca Mezzadri)

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