Sanità e welfare

Marchetti-Pompignoli (Lega): Niente case Erp a chi ha proprietà all’estero. Gualmini: Ora controlla Gdf

Il Carroccio chiede l’obbligo corredato alle domande di certificare lo stato dei beni posseduti in altri paesi

Massimiliano Pompignoli (Ln)

“Escludere dall’assegnazione degli alloggi popolari chi possiede immobili all’estero”. A chiederlo, con un’interrogazione a risposta immediata, sono Daniele Marchetti e Massimiliano Pompignoli della Lega nord.

I due consiglieri, in particolare, chiedono “di rendere obbligatoria per tutti i cittadini stranieri, all’atto dell’inoltro della domanda per l’assegnazione di un alloggio Erp, la presentazione di una certificazione rilasciata dalla competente autorità del paese di origine, tradotta e autenticata dall’autorità consolare italiana, che ne riporti lo stato dei beni posseduti all’estero e quindi che attesti la reale situazione economica”. La Lega sollecita quindi il governo regionale a modificare la normativa in materia, che “non è chiara”.

La risposta all’atto ispettivo è arrivata, in aula, dall’assessora alle politiche di welfare e politiche abitative, Elisabetta Gualmini, che ha confermato l’impegno della giunta sul tema, “con l’atto unico mettiamo tutti i cittadini sullo stesso piano, il requisito dell’impossidenza (non possesso di immobili, ndr) è obbligatorio”. Gualmini ha poi parlato dei controlli: “Stiamo valutando meccanismi adeguati, è importante, come in Friuli, incrociare le dichiarazioni Isee con i 730”. Inoltre, ha annunciato la vicepresidente, “presto firmeremo un protocollo con la Guardia di finanza per consentire alla stessa Regione Emilia-Romagna, all’Anci e all’Acer di segnalare situazioni reddituali, degli assegnatari di Erp, ritenute dubbie”.

(Cristian Casali)

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