Imprese lavoro e turismo

Economia. In commissione informativa su fondo regionale per il microcredito

Da luglio 2017 ad aprile 2018 presentate 58 domande per un totale di 800mila euro di contributi. Domande e richieste di chiarimento da Bertani (M5s), Sabattini (Pd) e Bargi (Ln)

Si è tenuta in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, un’informativa sull’andamento della gestione del fondo regionale per il microcredito.

Da luglio 2017 ad aprile 2018 sono state finanziate 58 pratiche – 52 di imprese, 4 di professionisti e 2 di lavoratori autonomi/atipici – per un importo complessivo stanziato di 800mila euro, mentre sono 40 le richieste rigettate per mancanza di requisiti. La provincia da cui è pervenuto il numero maggiore di domande è Bologna, seguita da Piacenza. Dopo un avvio lento – hanno spiegato i tecnici della Regione – il fondo per il microcredito sta prendendo piede anche perché sul mercato non ci sono strumenti analoghi. Pertanto, l’obiettivo che si pone l’amministrazione regionale è mantenere il plafond attuale. Infine, – hanno suggerito i tecnici – potrebbero essere due le modifiche da apportare ai requisiti di accesso al fondo per il microcredito: elevare oltre i 5 anni il limite temporale per quanto riguarda l’iscrizione al registro delle imprese e raddoppiare per le varie tipologie di richiedenti il limite di fatturato annuo (attualmente 100mila euro per i professionisti e 200mila euro per imprese individuali o lavoratori autonomi/atipici).

In sede di dibattito Andrea Bertani (M5s) ha chiesto chiarimenti in merito ai costi dell’istruttoria per ogni domanda (4% dell’contributo richiesto, limite massimo 25mila euro annui), obiettando che si dovrebbe o fissare un limite di spesa fisso o prevedere soglie corrispondenti ai vari scagli di contributo richiesto. Inoltre, ha rilevato come il fondo nazionale per il microcredito registri un numero di richieste provenienti dall’Emilia-Romagna molto più elevato di quelle presentate per il fondo regionale, un dato che secondo il pentastellato apre una riflessione sull’effettiva conoscenza della misura regionale. A tal proposito, il consigliere dei 5 stelle ha suggerito di utilizzare i punti informativi dedicati al fondo nazionale anche per promuovere quello regionale.

Luca Sabattini (Pd) ha messo in rilievo come le aspettative per il ricorso al microcredito regionale fossero di segno opposto rispetto all’esiguità delle domande presentate, dato che il fondo doveva servire in particolare per aumentare il capitale circolante a disposizione dei beneficiari in un momento di difficoltà generalizzata di accesso al credito a condizioni vantaggiose. La criticità più evidente – ha sottolineato il consigliere Dem – è la scarsa conoscenza dello strumento, anche da parte delle associazioni di categoria. Ciò implica la necessità che la Regione rafforzi l’informazione e la promozione.

Stefano Bargi (Ln), nel concordare sulle criticità evidenziate in merito alla conoscenza del fondo per il microcredito regionale, ha proposto un potenziamento a tutto campo degli strumenti di informazione e promozione a cui far seguire una valutazione dei risultati, subordinato a questa un eventuale intervento sui requisiti per l’accesso al fondo.

Ha chiuso il dibattito la presidente Luciana Serri, che, dando appuntamento ai consiglieri per un prossimo incontro di ulteriore verifica sulla gestione e sull’efficacia del fondo, ha espresso il proprio sostegno alla messa a punto di una modifica riguardante le spese di istruttoria.

(Luca Govoni)

Imprese lavoro e turismo