Il sostegno al comparto bieticolo-saccarifero regionale e nazionale nonché il contrasto a pratiche commerciali scorrette, che penalizzano lo zucchero italiano, sono gli impegni che alcuni consiglieri del Partito Democratico, primo firmatario Paolo Calvano, e di Sinistra Italiana chiedono alla giunta tramite una risoluzione.
A partire dal 2005 – si legge nell’atto d’indirizzo – la Commissione europea ha avviato una modifica dell’Organizzazione di mercato dello zucchero basata sulla progressiva riduzione delle quote di produzione assegnate a ciascun Paese membro fino alla definitiva scomparsa avvenuta nel settembre 2017. Questa decisione – evidenziano i consiglieri – ha innescato una grave crisi nel comparto, che, prima della riforma, coinvolgeva oltre 250mila ettari di superficie agricola (82mila dei quali in Emilia-Romagna) e 19 stabilimenti di trasformazione delle barbabietole con un indotto significativo. La fine del regime delle quote produttive – rimarcano i proponenti la risoluzione – ha innescato una decisa riduzione del prezzo dello zucchero sul mercato internazionale che sta avendo un impatto importante sul comparto e sull’intero settore agroalimentare nazionale, i cui prodotti d’eccellenza, per il mantenimento dell’etichettatura Made in Italy, necessitano di un prodotto italiano.
Da qui l’iniziativa dei consiglieri Pd e Si, che chiedono all’esecutivo regionale “di proseguire in tutti le sedi e con tutti i mezzi a disposizione l’attività a favore del comparto bieticolo-saccarifero dell’Emilia-Romagna e di promuovere l’istituzione di un tavolo interregionale che riunisca tutti i soggetti interessati, produttori e trasformatori di barbabietola, industria alimentare e grande distribuzione al fine di rilanciare lo zucchero italiano anche creando una filiera dolciaria interamente Made in Italy”. Infine, invitano la giunta a intervenire sul governo “affinché si batta, in sede europea, per un’equa remunerazione dello zucchero italiano e per il contrasto delle pratiche commerciali scorrette”.
Oltre a Calvano hanno sottoscritto la risoluzione Stefano Caliandro, Roberto Poli, Marcella Zappaterra, Luca Sabattini, Katia Tarasconi, Manuela Rontini, Mirco Bagnari (Pd) e Yuri Torri, Igor Taruffi (Si).
(Luca Govoni)