Parità, diritti e partecipazione

Il Difensore civico Gardini chiude il suo mandato con un stop a Inps: no a restituzione di 48 mila euro da una pensionata

Regolare la “posizione reddituale” dell’anziana al contrario di quanto sosteneva l’istituto. Atto annullato in “piena collaborazione tra gli uffici”

Gianluca Gardini (Difensore civico regionale)

Il Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, ha chiuso il suo mandato come figura di garanzia dell’Assemblea legislativa con uno stop all’Inps che sollecitava a una pensionata la restituzione di oltre 48mila euro a titolo di rimborso di indebito. Secondo quanto dichiarato inizialmente dalla stessa Inps, il recupero del rimborso trovava “probabilmente” fondamento nella mancata dichiarazione dei redditi, senza però che l’istituto fornisse specifiche informazioni.

Dopo un’attenta disamina della normativa, il Difensore civico ha chiesto e ottenuto l’annullamento dell’atto. Dagli accertamenti compiuti da Inps, in piena sinergia e collaborazione con l’ufficio del Difensore civico, è emerso che l’interessata aveva sempre comunicato correttamente la propria posizione reddituale e che la somma richiesta a titolo di indebito era connessa a un errore di calcolo da parte dello stesso istituto.

Pertanto, ha spiegato Gardini, “la richiesta di restituzione dell’indebito pensionistico è stata annullata, visto che l’errore non era addebitabile al pensionato”. Infatti, ha rimarcato, “secondo la normativa vigente, la restituzione delle somme deve avvenire solo quando l’indebito si sia formato a causa di un comportamento doloso dell’interessato”. In questo caso, ha quindi evidenziato il Difensore civico, “Inps era a conoscenza di tutte le informazioni reddituali del cittadino e l’errore di calcolo dell’assegno pensionistico era riconducibile esclusivamente all’operato dello stesso istituto”. Inoltre, “si è osservato che, nel caso in cui intervengano modifiche sull’ammontare dell’assegno pensionistico, Inps deve provvedere al recupero della somma erogata in eccedenza entro l’anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi e non oltre”.

È recente la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il Difensore civico e la direzione regionale di Inps Emilia-Romagna che prevede una stretta collaborazione e un impegno reciproco per rafforzare e completare il sistema di garanzie del cittadino in materia previdenziale e pensionistica.

(Cristian Casali)

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