Audizione in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, degli amministratori comunali di Berra e Ro, in provincia di Ferrara, in merito al progetto di legge regionale che regola il percorso istituzionale di fusione tra i due Comuni.
Il sindaco di Ro, Antonio Giannini, ha ricordato come i due Comuni già da tempo operino in stretta associazione nell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, contesto istituzionale che ha consentito di ottenere buoni risultati amministrativi. “La fusione tra i due Comuni ambisce anche a rafforzare la stessa Unione dei Comuni, potenziando quantità e qualità dei servizi erogati. In questa prospettiva i finanziamenti regionali e statali sono importanti ma non sono l’elemento decisivo” ha evidenziato il sindaco.
Filippo Barbieri, vice sindaco di Berra, ha richiamato il forte legame che entrambi i comuni hanno con il fiume Po, importante volano di sviluppo per tutto il territorio su cui insistono le due realtà comunali. “Da anni i due Comuni collaborano sotto tanti aspetti e la scelta della fusione è finalizzata a garantire nuove opportunità di sviluppo ai cittadini e alle imprese”.
Marcella Zappaterra (Pd), relatrice del progetto di legge, ha sottolineato come si tratti di una “fusione quasi fisiologica, in quanto storicamente i due comuni erano uniti”.
Andrea Bertani (M5s) ha chiesto se e come sia stato considerato il tema della distanza tra i due municipi, oltre 20 km l’uno dall’altro. I due amministratori hanno risposto che il criterio della prossimità dei servizi non verrà meno, dato che gli uffici aperti al pubblico saranno mantenuti tutti a livello di ogni singolo comune.
(Luca Govoni)