Oggi in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, è stata approvata all’unanimità la risoluzione presentata da Roberta Mori, prima firmataria, Stefano Caliandro, Manuela Rontini, Ottavia Soncini e Fabrizio Benati (Pd), Silvia Prodi (Misto-Mdp) e Yuri Torri (Si) che impegna l’Assemblea legislativa ad assumere iniziative per risolvere la crisi aziendale della Tecno (ex Tecnogas) di Gualtieri, nel reggiano, e tutelare i 300 lavoratori, attualmente in regime di contratto di solidarietà.
L’urgenza di sbloccare la situazione di crisi e di adottare un piano di investimenti per rilanciare la produzione – ha spiegato Roberta Mori (Pd) – si scontra con il prolungarsi dei tempi del passaggio di proprietà, tipico di tentativi speculativi già visti in passato, e con le voci contraddittorie sui proprietari vecchi e nuovi, i quali, da notizie di stampa, oltre che sindacali e aziendali, appaiono fare riferimento prioritario a loro interessi esteri di investimento.
Da qui l’invito alla Giunta regionale “a proseguire, nell’ambito del tavolo regionale di salvaguardia, la verifica e l’aggiornamento degli impegni concordati dalle parti” e la richiesta all’Assemblea legislativa “di sollecitare il ministero dello Sviluppo economico e del lavoro all’apertura di un Tavolo nazionale di confronto, di coinvolgere i parlamentari eletti in Emilia-Romagna e di prolungare di ulteriori sei mesi (quindi oltre il 31 agosto prossimo) la durata della cassa integrazione straordinaria (in sostituzione, a partire dal 21 giugno, dell’attuale contratto di solidarietà), se necessaria ad accompagnare il passaggio di proprietà”.
Silvia Piccinini (M5s), nell’annunciare il voto favorevole dei pentastellati, ha ricordato come i parlamentari regionali dei 5 stelle si sono già attivati presso il ministro del Lavoro e dello sviluppo per risolvere la crisi della Tecno e tutelare i lavoratori. Inoltre, ha chiesto alla commissione di discutere e votare anche la risoluzione da lei presentata inerente alla crisi aziendale della ex Breda Menarini bus di Bologna. L’obiezione dei consiglieri di maggioranza di posticipare l’esame di questo atto d’indirizzo nella seduta della commissione prevista la prossima settimana per approfondire la questione, è stata accolta dalla capogruppo del M5s.
Per Gabriele Delmonte (Ln) la risoluzione sulla crisi della Tecno è pienamente condivisibile, anche se occorre rimarcare come il clamore mediatico sulla vicenda stia ledendo l’immagine dell’azienda, raffreddando i potenziali acquirenti. In merito alla richiesta di coinvolgere i parlamentari regionali, ha ricordato l’atto del nuovo Governo che dà la possibilità a due parlamentari di maggioranza e a due di opposizione di prendere parte ai tavoli di crisi aziendali.
Yuri Torri (Si), nel sottolineare come la situazione di crisi della Tecno sia grave nonostante la produzione continui e l’azienda abbia importanti ordinativi, ha richiamato l’attenzione sulla tutela dei lavoratori, ritenendola prioritaria.
(Luca Govoni)