Imprese lavoro e turismo

Regione. Ok in commissione Politiche economiche ad assestamento e prima variazione 2018 e a rendiconto 2017

Parere consultivo favorevole da Pd, Si e Misto-Mdp, no da M5s, Fi e Misto-Mns. Critiche bipartisan alla revisione della legge sul pane contenuta nel collegato alla manovra di assestamento

Parere consultivo favorevole in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, relativamente alle materie di competenza, alla manovra di assestamento e prima variazione, con disposizioni collegate, al Bilancio di previsione 2018 e al Rendiconto 2017 della Regione, provvedimenti legislativi di cui è relatore Giuseppe Boschini (Pd). Hanno votato a favore Pd, Si e Misto-Mdp, voto contrario da M5s, Fi e Misto-Mns.

Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione 2018

Per effetto di rimodulazioni e riduzioni di spese è stato possibile finanziare ulteriori interventi, in particolare: 1,3 milioni di euro per il polo tecnologico bolognese nell’area dell’ex Manifattura tabacchi, in cui si trasferiranno il Cineca, l’Istituto nazionale di fisica nucleare e il Centro dati dell’Autorità europea per le previsioni meteorologiche a medio termine; 1,2 milioni di euro per la riqualificazione di aree commerciali nei centri storici; 1 milione di euro per il piano di promozione turistica; 700 mila euro per gli impianti sciistici regionali.

Disposizioni collegate alla legge di assestamento

Per quanto riguarda le materie di competenza della commissione, nel provvedimento che armonizza i sistemi contabili per rendere più efficace l’azione amministrativa sono inserite disposizioni in materia di sport, turismo e sviluppo economico; in quest’ultimo ambito, si segnalano le norme sui consorzi fidi per le piccole e medie imprese e la revisione delle norme sulla produzione e la vendita del pane.

Rendiconto 2017

Il relatore Giuseppe Boschini (Pd) ha parlato di “andamento lusinghiero per quanto riguarda entrate e residui, lotta all’evasione e capacità di riscossione, che ha consentito alla Regione di non dovere ricorrere a mutui e prestiti e di riuscire a realizzare nel 2018 una manovra di assestamento particolarmente corposa, operando precise scelte politiche”.

Dibattito

Michele Facci (Misto-Mns) ha chiesto chiarimenti in merito alle risorse finanziarie destinate dalla Regione agli impianti sciistici, ricordando, ad esempio, come per gli impianti di Cerreto Laghi, nell’Appennino reggiano, fosse già inserito a bilancio, per il 2018, uno stanziamento di 580mila euro.

Igor Taruffi (Si) ha sottolineato come le risorse necessarie a finanziare gli interventi di riqualificazione di aree commerciali nei centri storici (1,2 milioni), misura pensata in particolare per i piccoli comuni, siano state garantite grazie a un emendamento presentato in primis da Sinistra italiana e votato dall’Aula.

Riguardo alla revisione delle norme sulla produzione e vendita del pane, contenuta nel collegato all’assestamento, molto critici sono stati gli interventi di Andrea Bertani (M5s), Barbara Lori (Pd) e Silvia Prodi (Misto-Mdp). Tutti e tre hanno chiesto alla Giunta di chiarire “i motivi per i quali si siano presentate modifiche alla legge regionale tanto incisive da snaturarla”, preannunciando emendamenti bipartisan per preservarne le finalità. I tecnici della Regione hanno spiegato che le modifiche si sono rese necessarie per evitare il rischio di impugnazione da parte del governo e dell’Unione europea, in quanto talune definizioni contenute nella normativa regionale si ispiravano a un disegno di legge nazionale “quadro” la cui mancata approvazione ha privato la norma dell’Emilia-Romagna dei necessari riferimenti giuridici.

Il relatore Boschini, ricordando come la legge sul pane sia stata approvata all’unanimità e quindi abbia un valore legislativo e politico da preservare, ha assicurato il proprio impegno a lavorare in modo trasversale con tutti i gruppi assembleari e in collaborazione con i tecnici e gli assessori per apportare i necessari correttivi giuridici, specie in ambito di definizioni (pane fresco, etc), senza alterare lo spirito e le finalità del provvedimento legislativo.

(Luca Govoni)

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