Avviare un’attività più rigorosa di prevenzione per ridimensionare le conseguenze degli sversamenti nel torrente Bevano, in provincia di Ravenna. Lo chiedono all’esecutivo regionale i consiglieri del Movimento 5 stelle Raffaella Sensoli e Andrea Bertani con un’interrogazione nella quale ricordano che il tratto di mare tra i 500 metri a nord e sud della foce del torrente sono stati interdetti alla balneazione. “Motivi igenico-sanitari”, spiegano i consiglieri nell’atto ispettivo, dovuti alla presenza “di un’elevata quantità di liquami di origine organica”.
I rilievi di Arpae hanno fatto emergere la situazione che “non rappresenta un caso raro- rimarcano i pentastellati- tenuto conto che in passato sul territorio regionale si sono succeduti diversi casi di sversamenti accidentali che hanno comportato analoghe ordinanze”. Per questo i consiglieri chiedono “quali attività di prevenzione siano state attivate per evitare questi tipi di eventi che danneggiano soprattutto i settori del turismo costiero e della pesca”. Oltre a questo domandano se “sia stata individuata la fonte dello sversamento e se siano stati quantificati i danni economici”.
(Andrea Perini)