Il Laboratorio di NanoBiotecnologie (NaBi) dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna al centro di un’interrogazione di Daniele Marchetti della Lega nord, che sembrerebbe da mesi “inutilizzato e vuoto”. Il consigliere del Carroccio chiede alla Giunta di verificare quale sia la situazione del NaBi bolognese e quali laboratori di ricerca siano realmente attivi. “La struttura vuota- fa notare Marchetti- sembra destinata però alla progettazione e sviluppo di nuove metodologie basate sulla nano-biotecnologia in medicina rigenerativa, chirurgia protesica e traumatologia ma, da diversi mesi, l’intero reparto è completamente abbandonato con i locali accessibili a chiunque e che hanno ancora tutti gli arredi al loro interno”. L’obiettivo del Laboratorio è quello di accelerare il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica, sia verso il settore industriale, sia verso la pratica clinica. In queste aree i risultati scientifici- riferisce il consigliere Ln- “sono di particolare importanza, pertanto un veloce trasferimento tecnologico verso l’utilizzazione di massa può generare un impatto sociale ed economico di grandi proporzioni”.
Le attività di ricerca del NaBi, infatti, sono focalizzate tanto sui bisogni clinici, quanto sull’applicazione industriale, grazie a una stretta cooperazione tra i clinici e i ricercatori, sia in laboratorio sia all’interno delle industrie. “Sempre sul sito web del Rizzoli- rimarca l’esponente del Carroccio- su una pagina aggiornata il 25 luglio 2018 (cioè appena quattro settimane fa), continua a figurare come attivo il Laboratorio di NanoBiotecnologie, oggi però fantasma”. Per questo Marchetti interroga la Giunta per sapere quale sia la situazione ad oggi del NaBi presente all’interno del Rizzoli di Bologna e quanti siano gli operatori impegnati nel progetto. Chiede inoltre “quanti fondi sono stati destinati al laboratorio dalla sua creazione, quanti progetti sono stati portati a termine e quanti sono e quali i laboratori di ricerca realmente attivi”.
(Giulia Paltrinieri)