“Finanziare un maggior numero di borse di studio per far fronte alla situazione di carenza di medici specializzandi nel settore dell’emergenza urgenza”, anche per “evitare di attingere personale medico con rapporti di lavoro a tempo determinato o con rapporti di lavoro di tipo autonomo o attraverso cooperative di medici”. A intervenire sul problema della carenza di personale sanitario nelle strutture di primo soccorso è, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, la pentastellata Silvia Piccinini, che rileva come, peraltro, il governo nazionale stia già lavorando in tal senso.
Nell’atto, la consigliera cita il caso di Parma: “Di recente è andato deserto un concorso per medici del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore”.
Occorre quindi, rimarca Piccinini, “trovare soluzioni, anche per rendere più attrattivo il lavoro in pronto soccorso: pagando di più il disagio, riducendo il monte ore, ma anche intervenendo sulla sicurezza e sugli aspetti esterni alla professione che rendono questo tipo di strutture luoghi ad alto rischio e stress”.
(Cristian Casali)


