COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Contratti di lavoro flessibile nelle Asl, Marchetti (Ln): “Prima i dipendenti”

“Per garantire trasparenza e imparzialità”, spiega il consigliere, “sarebbe opportuno che l’assegnazione debba essere preceduta da un bando interno per verificare la presenza delle competenze richieste”.

Il costante e massiccio ricorso a contratti di lavoro flessibile nelle aziende sanitarie regionali potrebbe essere causa di discriminazione nei confronti dei professionisti già dipendenti della struttura. Lo afferma Daniele Marchetti (Lega Nord) in un’interrogazione alla Giunta dove chiede con quali modalità vengano effettuate le analisi organizzative nell’ambito del dipartimento o unità operativa.

La normativa – rimarca Marchetti – prevede che prima di provvedere all’assegnazione venga accertata l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all’interno dell’azienda tramite opportune analisi. Marchetti chiede quindi se in questi casi il personale interno eventualmente interessato venga messo al corrente dell’opportunità – e se sì, in che modo – oppure apprenda l’informazione solo in seguito all’uscita del bando. “Per garantire trasparenza e imparzialità”, continua il consigliere, “sarebbe opportuno che l’assegnazione debba essere preceduta da un bando interno per verificare la presenza delle competenze richieste”. Nell’atto il leghista chiede anche di sapere se esistono banche dati per la raccolta delle competenze possedute dai dipendenti e quali forme di controllo vengono effettuate riguardo le dichiarazioni rese dai direttori di servizio. 

(Francesca Mezzadri)

 

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