COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Droga Parma. Rainieri (Ln): Strategia arrendevole, intensificare attività repressiva

Il programma regionale dovrebbe promuovere nelle scuole progetti per insegnanti e studenti, ma, secondo il consigliere, gli incontri informativi sembrano essere diminuiti negli ultimi anni

Un netto cambio di rotta nella strategia di contrasto al consumo di stupefacenti, nella prevenzione e riduzione del danno. A chiederlo in un’interrogazione alla Giunta è il consigliere Fabio Rainieri (Lega nord) dopo l’ultimo fatto di cronaca per violenze su una donna avvenuto a Parma, “senza alcun dubbio legato all’uso smodato di stupefacenti”.
Il leghista fa notare che in Emilia-Romagna il Programma regionale contro le dipendenze patologiche del 2017-2019 dovrebbe promuovere nelle scuole “progetti di formazione per insegnanti e di partecipazione attiva degli studenti, approcci di individuazione e intervento tempestivi grazie agli sportelli scolastici”. Tuttavia, “gli incontri informativi nelle scuole di Parma e provincia dedicati alla prevenzione del consumo di droghe sembrano essere diminuiti negli ultimi anni scolastici”, fa notare il consigliere che chiede chiarimenti alla Giunta. “La strategia attuata in questi ultimi anni”, aggiunge Rainieri, “sembra infatti arrendevole rispetto alla diffusione del consumo di stupefacenti, facendolo quasi ritenere come un problema inevitabile e inaffrontabile e non pare, almeno su Parma, avere raggiunto buoni risultati in termini di riduzione della domanda”. Al contrario, tutte le istituzioni e amministrazioni pubbliche dovrebbero essere in prima linea nel contrastare il fenomeno e “non lasciare passare messaggi di arrendevolezza rispetto a tale grave problema”.

Rainieri chiede quindi di intensificare il contrasto all’offerta di droga con una “ferma politica repressiva di controllo e di indagine, condanne severe da eseguire senza sconti nei confronti degli spacciatori ed espulsioni certe per l’esercito di immigrati irregolari che costituisce la manovalanza dello spaccio”.

(Francesca Mezzadri)

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