COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Treni. Gibertoni (M5s): Urgente piano per la messa in sicurezza globale delle linee regionali

La consigliera sottolinea diversi punti critici: la mancanza del sistema controllo di marcia su alcune tratte, troppi passaggi a livello, la mancata elettrificazione sulla rete e la sicurezza delle stazioni

Le innovazioni introdotte in tema di sicurezza sulla rete ferroviaria regionale sono un primo passo ma non la soluzione al problema su numerose tratte. Lo fa notare in un’interrogazione alla Giunta la consigliera Giulia Gibertoni (M5s) che chiede se esiste un piano per la messa in sicurezza globale della ferrovia. La consigliera sottolinea diversi punti sulle linee ferroviarie, in primis il Sistema controllo di marcia (meccanismo che permette il ripristino delle velocità consentite) che da agosto è presente sulla tratta Casalecchio-Vignola, ma che dovrebbe essere completato anche sulle linee Reggio Emilia-Ciano e Parma-Suzzara ed attivato sulla Ferrara-Suzzara. Dovrebbe essere inoltre realizzato l’Apparato centrale computerizzato multistazione (Accm) per la gestione della circolazione sulla Bologna-Portomaggiore.

“Sulle nostre linee regionali sono presenti numerosi passaggi a livello (242 pubblici e 70 privati), elemento di scarsa sicurezza per pedoni e automobilisti visti i continui mal funzionamenti che si registrano”, aggiunge Gibertoni, che chiede il loro superamento, insieme alla “totale elettrificazione della rete ferroviaria”. Gibertoni chiede anche di sapere quando e con quale programma saranno ammodernate le stazioni attualmente non adeguate sia in termini di sicurezza, comfort e norme antisismiche; quando si potrà registrare il rinnovamento dei sistemi di informazione al pubblico e la piena implementazione della segnaletica e delle nuove pensiline; quando saranno attivi gli impianti di videosorveglianza e monitor in tutte le stazioni; quali sono le caratteristiche tecniche adottate in coerenza con le norme su salute e sicurezza sul lavoro relativamente alle condizioni di salita e discesa del personale mobile per i nuovi treni (Pop e Rock) rilevati negli scali privi di marciapiedi o in binari privi di marciapiedi.

“Di recente è stato dato anche avvio al procedimento ad istanza di parte per il rilascio di deroghe per costruzioni, ricostruzioni o ampliamenti di fabbricati o manufatti di qualsiasi specie all’interno della fascia di rispetto ferroviaria di 30 metri”, sottolinea infine Gibertoni, che chiede alla Giunta se tale procedimento è stato valutato adeguatamente in termini di sicurezza.

(Francesca Mezzadri)

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