Un po’ bestiario magico medioevale, un po’ denuncia “pasoliniana” dell’imbarbarimento della modernità industrializzata. Curata da Silvia Bonomini, Uccellacci&uccellini. Da Darwin a Pasolini è la personale di Alice Zanin, artista emergente, che sarà esposta nei locali dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna dal 14 settembre al 14 ottobre prossimi in viale Aldo Moro 50, a Bologna.
“Nel solco del lavoro di questi anni, come Parlamento regionale, abbiamo voluto essere al fianco di una giovane artista e di una raffinata curatrice che sanno trasformare l’arte in afflato sociale oltre che in grazie delle forme e dei colori”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea di viale Aldo Moro. La vernice, con annesso taglio del nastro di “Uccellacci&Uccellini. Da Darwin a Pasolini”, è prevista a mezzogiorno di giovedì 13 settembre in viale Aldo Moro 50.
Uccelli color aragosta dal collo allungato, volatili con becchi uncinati dai riflessi violacei, graziose cicogne azzurre e curiosi pinguini dai colori sgargianti si accompagnano a fenicotteri rosa e cavallucci marini dagli spigoli prorompenti: le realizzazioni di Alice Zanin raccontano di come gli uomini abbiano unito realtà e mito nella creazione di icone plastiche. Fino all’impegno sociale e di analisi della nostra modernità fatta da Pier Paolo Pasolini, intellettuale e regista bolognese di nascita, nel dialogo tra Totò e Ninetto Davoli del film Uccellacci e uccellini. E non è un caso che la curatrice della mostra di Zanin, la piacentina Silvia Bonomini, accompagni l’allestimento con immagini del film pasoliniano del 1966, ultima apparizione cinematografica del principe de Curtis.