COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. Marchetti (Lega) accusa: al Rizzoli responsabili di struttura concentrati solo su libera professione

Le segnalazioni dei pazienti, scrive il leghista nell’interrogazione, parlano di assenza di prestazioni pubbliche al mattino, e “gli ordini di servizio della direzione sanitaria lo confermano”

L’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna torna a essere al centro di un’interrogazione di Daniele Marchetti. Il consigliere regionale della Lega nord questa volta si concentra sui “responsabili delle strutture complesse e semplici” rei, secondo segnalazioni di pazienti che Marchetti riporta nell’atto ispettivo, di non svolgere “attività istituzionale (cioè quelle prestazioni e servizi erogati dall’Azienda sanitaria e previsti dal Servizio sanitario nazionale, a carattere universalistico e solidaristico, ndr) nei poliambulatori la mattina” limitandosi a effettuare “la sola attività di libero professionista”.

L’esponente del Carroccio ricorda che le norme prevedono la possibilità di svolgere la libera professione intramuraria (cioè all’interno della struttura pubblica) a patto che questa sia “un’attività integrativa e non sostitutiva di quella istituzionale. Il diritto all’esercizio della libera professione intramuraria- ricorda Marchetti- è subordinato alla presenza di un rapporto di lavoro esclusivo e deve essere compatibile con le attività istituzionali e svolta dopo l’assolvimento di queste ultime”.

Le segnalazioni, continua nelle premesse il leghista, “sono confermate dagli ordini di servizio della Direzione sanitaria che non vedono la presenza dei responsabili di struttura nei turni di attività istituzionale nel poliambulatorio”.

Per questo Marchetti domanda se “l’attuale organizzazione possa essere la causa dei faraonici introiti dei responsabili di struttura più volte riportati dalla stampa locale”, “attraverso quali azioni intenda intervenire per garantire all’utenza le medesime opportunità offerte in libera professione” e infine “quali azioni intenda adottare stante il mancato rispetto della normativa e dei regolamenti interni”.

(Andrea Perini)

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