Sanità e welfare

Sanità Bologna. Sospeso servizio prelievi a Savigno, Facci (Misto-Mns): “Scelta che penalizza le periferie”

Il consigliere sovranista chiede che vengano garantite “adeguate condizioni di vita anche a chi vive nelle aree più disagiate dell’area metropolitana”

La sospensione del servizio prelievi al Centro medico di Savigno (Bologna) nel mirino di Michele Facci del gruppo misto-Mns, che ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere che vengano garantite “adeguate condizioni di vita anche a chi vive nelle aree più disagiate dell’area metropolitana”. Da questo settembre, infatti, l’Ausl di Bologna ha sospeso il servizio, “costringendo pertanto i cittadini interessati a recarsi presso il centro prelievi di Bazzano, con conseguente evidente aumento dei disagi dovuti alla distanza tra le due località”.

Per il consigliere “il mantenimento dei servizi socio-sanitari e delle strutture mediche, nelle realtà più distanti e più penalizzate dell’area metropolitana, così come di tutti quei servizi necessari per la vita quotidiana delle persone ivi residenti, costituisce una condizione imprescindibile per evitare lo spopolamento delle periferie, e la conservazione di adeguate condizioni di vita al di fuori dei centri urbani”. Facci interroga, dunque, la Giunta per sapere per quale motivo l’Azienda sanitaria abbia sospeso questa attività a Savigno e se si prevede di riattivare il servizio. Chiede inoltre alla giunta se non ritenga che “tale sospensione sia penalizzante per il territorio e in contrasto con le politiche regionali di garantire, anche nelle aree più disagiate dell’area metropolitana, adeguate e decorose condizioni di vita”.

(Giulia Paltrinieri)

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