Rivedere, insieme al governo, il sistema assicurativo definito dal decreto legislativo del 2004, che prevede la possibilità di sottoscrivere polizze agevolate per coprire da eventi atmosferici avversi le produzioni agricole. A impegnare la Giunta in questo senso sono i consiglieri del Partito democratico, con una risoluzione a prima firma Manuela Rontini, a cui si sono aggiunte quelle di Stefano Caliandro, Roberto Poli, Marcella Zappaterra, Lia Montalti, Enrico Campedelli, Paolo Calvano, Mirco Bagnari, Barbara Lori e Luciana Serri.
“Le forti grandinate che il 21 luglio hanno interessato ampie zone dell’Emilia-Romagna- spiegano i consiglieri- hanno messo in ginocchio l’intero comparto agricolo regionale, compromettendo in alcuni casi fino al 90 percento dei raccolti”. Eventi che “hanno riacceso i riflettori sull’inadeguatezza del sistema assicurativo dettato dal decreto legislativo 102/04- sottolineano i dem- che prevede la possibilità di sottoscrivere polizze agevolate, con contributo statale fino al 65 percento del premio pagato, per coprire da eventi atmosferici avversi le produzioni agricole e zootecniche, nonché le strutture aziendali, indicate
annualmente dal Ministero competente nel Piano Assicurativo Agricolo”.
“Anche per il 2018- evidenziano i consiglieri- le colture danneggiate dalla recente grandinata rientrano fra quelle assicurabili, il che esclude la possibilità di delimitare e compensare i danni causati, rendendo del tutto inefficace e diseducativo continuare ad agire sulla base di deroghe invece di affrontare in maniera strutturale un sistema di gestione dei rischi che va profondamente revisionato. In particolare, gli aspetti riconosciuti come maggiormente critici sono la complessità amministrativa e burocratica”. A conferma di questo, “c’è il calo delle polizze stipulate, circa il 20 percento nell’ultimo biennio”.
Dunque, Rontini e gli altri esponenti del Pd impegnano la Giunta “a promuovere a livello regionale e nazionale interventi di prevenzione, indirizzati a specifici territori e culture tipiche che sono risultate maggiormente interessati da eventi climatici avversi” e “a portare all’attenzione del governo e del Parlamento, anche attraverso sedi di confronto come la Conferenza Stato-Regioni, la necessità di rivedere in maniera strutturale il sistema definito dal decreto legislativo 102/04, avvalendosi anche delle indicazioni fornite dalle Regioni nel settembre 2017”.
(Margherita Giacchi)