COMUNICATO
Governo locale e legalità

Legalità. Sassi (Misto) chiede alla Regione come contrasta il fenomeno delle false fatture per operazioni inesistenti/ foto

La domanda del consigliere prende spunto dal rapporto di Libera che posizione l’Emilia-Romagna sul terzo gradino del podio per numero di persone denunciate per questo reato

La Regione effettua analisi per verificare se tra gli appalti pubblici si annidi il fenomeno delle false fatture per operazioni inesistenti? La domanda, contenuta in un’interrogazione rivolta all’esecutivo regionale, la pone Gianluca Sassi consigliere del Gruppo Misto. Il consigliere infatti citando il rapporto Corruzione sistematica e organizzata. Viaggio nel sistema corruttivo del Paese, presentato agli inizi dell’anno, presentato da “Libera” ed elaborato grazie agli ultimi dossier dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, del Procuratore nazionale antimafia e della Direzione nazionale antimafia, sottolinea come gli appalti pubblici irregolari siano triplicati nel 2016 rispetto al 2015 con danni all’erario per 5,3 miliardi, per sprechi e gestioni non corrette di fondi pubblici.

“Dal rapporto- scrive Sassi- emergerebbe che l’Emilia-Romagna è la terza maglia nera dopo Campania e Sicilia. Il maggior numero di persone denunciate è in Campania (1.175, pari al 14,5 per cento del totale), poi in Sicilia (919) e a seguire l’Emilia-Romagna (823)”.

Per questo Sassi invita la giunta a esprimersi sul rapporto e a spiegare “quali azioni sono state messe in campo per contrastare il fenomeno”.

(Andrea Perini)

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