Il decreto Milleproroghe e il bando delle periferìe (nelle ultime ore si parla di un accordo per erogare i fondi su base triennale, ndr) finiscono nel mirino dei consiglieri regionali del Partito democratico. Con una risoluzione a prima firma Nadia Rossi, infatti (a cui si sono aggiunte quelle di Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Katia Tarasconi, Mirco Bagnari, Marcella Zappaterra, Roberto Poli, Massimo Iotti, Gianluigi Molinari, Giorgio Pruccoli, Enrico Campedelli, Paolo Zoffoli, Francesca Marchetti, Alessandro Cardinali, Gianni Bessi, Roberto Mori, Manuela Rontini, Giuseppe Boschini, Luca Sabattini e Luciana Serri), impegnano la giunta a sostenere i Comuni nella battaglia per il bando delle periferìe e nella richiesta al governo di rivedere i tagli previsti per circa un miliardo.
“Contro la decisione di non rispettare il Bando periferie – spiegano i consiglieri – si sono schierati tutti i sindaci attraverso l’Anci, il cui presidente Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, il 7 settembre scorso ha scritto un appello al Presidente del Consiglio per evitare che tale decisione abbia seguito”.
“Il Governo- spiegano i dem-, col blocco del bando calcola di risparmiare un miliardo e 30 milioni di euro (140 milioni di euro per l’anno 2018, 320 milioni di euro per l’anno 2019, 350 milioni di euro per l’anno 2020 e 220 milioni di euro per l’anno 2021), ma il blocco dei fondi con valore retroattivo pare inammissibile e illegittimo per lesione di ogni elementare principio di leale collaborazione istituzionale, violando patti sottoscritti da tempo fra lo Stato e i Comuni e in ragione dei quali i Comuni hanno impegnato o speso risorse per la progettazione e l’avvio delle procedure, modificato bilanci pluriennali, richiesto autorizzazioni, assunto obblighi contrattuali per realizzare progetti che migliorano le periferie delle città dal punto di vista della sicurezza e della qualità urbana”. Dunque, “cancellando il primo piano strutturale per la riqualificazione delle zone più difficili delle città, si stanno privando i Comuni di fondi necessari per rendere più sicure e vivibili quelle aree urbane che soffrono situazioni di degrado economico e sociale”.
Quindi Nadia Rossi e gli altri consiglieri impegnano la giunta “a ribadire il sostegno ai Comuni nella battaglia per il bando delle periferìe e nella richiesta ai Governo di rivedere i tagli previsti per circa un miliardo, essendo evidente che le zone più disagiate delle nostre città e dei nostri paesi vanno aiutate e non private dei fondi che servono per promuovere progetti di riqualificazione e sostegno del territorio; ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali affinché l’emendamento approvato dal Senato in sede di conversione del decreto Milleproroghe venga abrogato dalla Camera o dal successivo passaggio al Senato, consentendo il rifinanziamento delle periferie del Paese e venga invece prevista, con un apposito emendamento, l’intesa in Conferenza Unificata per le fasi attuative del bando, come peraltro fatto dal Governo nelle scorse settimane, su indicazione del Consiglio di Stato, per altri decreti attuativi del Fondo Investimenti, ad esempio per quelli su metropolitane e ciclovie turistiche e – infine – a sollecitare il governo affinché le convenzioni sottoscritte vengano onorate, assicurando a tutte le città coinvolte i finanziamenti già previsti, anche per non minare ulteriormente il già logoro rapporto di fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
(Margherita Giacchi)