Avviare un tavolo di confronto con il Comune di Reggio Emilia per trovare soluzioni ai bisogni abitativi delle famiglie, in particolare di quelle più bisognose, oltre che degli studenti universitari. La proposta, indirizzata all’esecutivo regionale, arriva da Gianluca Sassi (Misto) che con un’interrogazione depositata oggi mette a fuoco la situazione degli alloggi nel reggiano.
“Gli alloggi gestiti da Acer- scrive nelle premesse il consigliere- sono 5.177, cioè 385 in più rispetto al 2010. Ci vivono circa 10mila persone e ogni anno vengono riassegnati 200 appartamenti ma la lista d’attesa c’è ed è anche piuttosto lunga: sono circa 1.800 persone, tra città e provincia, che attendono un alloggio a canone sociale o a canone calmierato. A Reggio Emilia sono presenti circa 17mila appartamenti vuoti, che con varie azioni potrebbero essere rimessi in uso per fronteggiare le esigenze abitative dei cittadini privi di alloggio”.
A questo Sassi contrappone la notizia dell’avvio di un cantiere “per la realizzazione di quattro palazzine a Reggio Emilia tra via Caduti in missione di pace, via Settembrini e via Reggiani per un totale di 74 appartamenti: 52 verranno affittati a canone calmierato mentre gli altri 22 saranno destinati alla vendita convenzionata”. Il consigliere sottolinea il contrasto di questa azione con gli “slogan della Giunta regionale sul consumo di suolo ‘zero’ nonché sulle politiche di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio”.
Per questo il consigliere reggiano chiede al governo regionale di “invitare gli amministratori comunali a evitare ulteriore consumo di suolo concentrandosi sul recupero dell’esistente, in particolare dei tanti immobili vuoti ed inutilizzati, sia di proprietà pubblica che privata, intervenendo per questi ultimi con apposite misure tra cui anche la concertazione delle scelte e la negoziazione con il mercato privato”.
Oltre all’edilizia pubblica, nell’atto ispettivo Sassi inquadra anche il problema delle abitazioni per gli universitari “che spesso- rimarca- sono costretti ad accontentarsi di alloggi poco consoni alle loro necessità. Si denota- specifica- la mancanza di una strategia della città per attrarre la popolazione universitaria. Un’opera di riprogrammazione delle politiche urbanistiche non può che partire da una analisi puntuale della domanda, dei bisogni dei cittadini, ma anche dei bisogni di chi accede alla città come fruitore per un periodo limitato della propria vita”. E domanda quindi quale sia “la situazione degli alloggi per la popolazione universitaria a Reggio Emilia”.