COMUNICATO
Assemblea

Regione. Assemblea approva il Defr 2019. Pd ne evidenzia i pregi; critiche le opposizioni/ foto

L’opposizione critica in particolare le politiche regionali per la montagna, parlando di “incapacità della Regione”. Interventi della maggioranza su punti nascita, sviluppo del territorio e parità di genere

L’Assemblea legislativa approva il Documento di economia e finanza regionale 2019 (con riferimento alla programmazione 2019-2021), provvedimento che delinea l’azione amministrativa regionale dei prossimi anni. Ok da Pd, Si e Misto-Mdp, contrari invece i consiglieri di Ln, M5s, Fi, Fdi, Misto-Mns e Sassi (Misto).

Dure critiche al documento da Lega nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle: interventi su sistema fieristico regionale, partecipate e controllate, sanità e sociale, sviluppo della montagna, turismo e mobilità. Sinistra italiana interpella l’opposizione sulla chiusura dei punti nascita e il Pd interviene sui contenuti e gli obiettivi del Defr.

Per Andrea Galli (Fi) “il documento contiene molti punti critici”. In particolare, il consigliere punta il dito contro le problematiche nel settore della sanità conseguenti alla riorganizzazione ospedaliera, parlando di “un depotenziamento che ha colpito, in primis, la montagna e le zone disagiate del territorio”. Sempre sulla montagna riferisce dei problemi collegati alla digitalizzazione e alla manutenzione del territorio. Lamenta, inoltre, ritardi nella realizzazione di infrastrutture già annunciate, come la Cispadana, la Campogalliano-Sassuolo e il nodo di Bologna. E, relativamente al trasporto pubblico locale, parla di carenze: “il sistema fa acqua a Forlì come a Modena”.

Michele Facci (Misto-Mns) evidenzia “contraddizioni rilevanti nel documento, che dimostrano la debolezza dell’impianto”. In particolare, rimarca “l’incapacità di questo ente di tutelare la montagna, su servizi sanitari, infrastrutture e mobilità, oltre alla digitalizzazione del territorio”. Sul sistema fieristico regionale, poi, sottolinea, “non si comprende quale indirizzo si voglia dare”. Sull’edilizia scolastica, ha infine evidenziato che “sul territorio regionale solo una scuola su due ha il certificato di agibilità”.

Igor Taruffi (Si), invece, interviene sulla chiusura dei punti nascita in montagna, rivolgendosi a Lega e 5S: “Non avete più alibi, siete al governo nazionale e se ritenete la chiusura un errore, cambiate le cose”. Ribadisce poi la necessità di “sviluppare l’idea di un polo fieristico regionale”. E denuncia le criticità che affliggono la tratta ferroviaria porrettana.

Giancarlo Tagliaferri (Fdi) interviene sugli incarichi di patrocinio legale affidati da Intercenter e Agrea: “ritengo sia imprescindibile inserire nella parte relativa agli indirizzi generali un chiaro indirizzo per quanto concerne la disciplina dell’assegnazione degli incarichi legali da parte degli enti strumentali e delle società in house della Regione”. Nel 2017, rimarca, “Intercenter ha provveduto ad affidare 20 incarichi di patrocinio, 19 dei quali al medesimo legale, e Agrea ha utilizzato lo stesso legale in 16 casi su 16”. Due le strade proposte quindi dall’esponente Fdi: “Consentire all’ufficio legale regionale di assumere gratuitamente il patrocinio degli enti dipendenti, delle agenzie regionali e degli organismi istituiti con legge regionale, oppure prevedere che l’ente strumentale o la società in house si dotino di apposito albo e disciplinare per l’attribuzione degli incarichi; in questo caso, però, non si potrà prescindere dal prevedere obbligatoriamente la presenza di un meccanismo di rotazione”.

Massimiliano Pompignoli (Ln) si focalizza sui dati relativi al turismo in Emilia-Romagna: “l’assessore Corsini ha parlato di incremento di presenze e di fatturato, in realtà i dati della Cna ci dicono il contrario, in quanto il fatturato è diminuito”.

Silvia Piccinini (M5s), invece, chiede di risolvere il problema dell’inquinamento acustico nelle aree adiacenti all’aeroporto Marconi di Bologna, proponendo “di rendere operativa un’imposta sulle emissioni sonore”. Mentre in riferimento ai problemi collegati alla linea ferroviaria Reggio-Guastalla ha parlato di “carrozze di 40 anni fa, passaggi a livello che non si chiudono, ritardi continui, soppressione di corse e stazioni inadeguate come quella di Bagnolo”. Infine, domanda più trasparenza relativamente ai dati sulle partecipate, invitando a “facilitare l’accesso alle informazioni” e sollecitando “azioni di approfondimento sull’applicazione della tecnologia blockchain”.

Per Giulia Gibertoni (M5s) “non è possibile valutare la congruità della programmazione contenuta nel Defr”, parlando di “elenco di intenzioni privo di fattibilità e di obiettivi indicati in modo vago”. Sul tema sanità, evidenzia che “il fiscalismo introdotto penalizza i pazienti più deboli”, riferendo di “scelte mercantili dettate da prepotenza”.

Katia Tarasconi (Pd), invece, delinea tre obiettivi di particolare rilievo contenuti nel Defr: “l’introduzione della semplificazione del linguaggio, per rendere più trasparente l’attività dell’amministrazione, il rispetto delle peculiarità territoriali riguardo all’attività venatoria e la promozione della digitalizzazione”.

“La Regione Emilia-Romagna – ha spiegato in Aula Roberta Mori (Pd) – per la prima volta inserisce nella più ampia programmazione gli obiettivi strategici della parità di genere e delle pari opportunità da assegnare ai propri enti strumentali ed alle società controllate e partecipate”. Con il via libera di oggi alla risoluzione che ho predisposto, ha sottolineato la consigliera, “non potrà più accadere che organismi collegiali come il Corecom, ad esempio, abbiano una composizione completamente maschile”.

Per Giuseppe Paruolo (Pd) il Defr “può diventare anche un efficace strumento di marketing regionale per rafforzare l’attrattività del nostro sistema socioeconomico”.

Antonio Mumolo (Pd) chiede di “supportare le organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti che forniscono l’assistenza sanitaria di base gratuita per coloro che non possiedono i requisiti per accedere al sistema sanitario nazionale”, oltre a “sostenere i processi di integrazione dei richiedenti protezione internazionale, anche attraverso il sostegno dei progetti di accoglienza diffusa e la promozione delle attività di volontariato”.

Gian Luca Sassi (Misto), invece, affronta il tema degli autobus affollati, chiedendo l’intervento del governo regionale.

Due gli ordini del giorno presentati dalla maggioranza, collegati al Defr, e approvati dall’Assemblea, oltre alla risoluzione Mori-Bessi. Mentre sono sette gli emendamenti approvati sui ventisei presentati.

(Cristian Casali)

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