La Regione preveda la consegna ai cittadini delle analisi genetiche e degli accertamenti sull’HIV attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), se necessario potenziando la crittografia e introducendo accorgimenti digitali utili ad assicurare le condizioni di riservatezza finora garantite mediante la consegna dei referti in forma cartacea. È quanto chiede Giuseppe Paruolo (Pd) in un’interrogazione presentata in Regione.
I referti in questione – scrive il consigliere – vengono consegnati al cittadino in forma cartacea, a mano, allo sportello apposito, presso il quale un operatore provvede a stampare, al momento, la documentazione. Alcuni cittadini, però, – rimarca l’esponente dem – lamentano che l’operazione di stampa e consegna dei referti avvenga sotto lo sguardo non sempre distaccato degli addetti e, talvolta, alla presenza di svariate persone (inservienti, tecnici, altri cittadini), configurandosi come una modalità inadeguata a tutelare la privacy e la dignità dei cittadini.
Da qui l’iniziativa di Paruolo, che, nel caso la Regione non ritenga opportuno attivare la consegna dei referti dei test genetici e HIV attraverso il Fascicolo sanitario elettronico, chiede alla Giunta regionale “quali accorgimenti si intendano predisporre affinché la consegna manuale di tali referti in forma cartacea avvenga nel rispetto e nella tutela del diritto alla riservatezza dei cittadini”.
(Luca Govoni)