COMUNICATO
Governo locale e legalità

Legalità. Congresso Libera Terra, Saliera: “Colpire la mafia nel patrimonio e puntare su educazione e cultura”

Messaggio della presidente dell’Assemblea legislativa a Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra, e Andrea Segrè, presidente della Fondazione Fico, in occasione del congresso a Bologna di Libera Terra

“Colpire la mafia nel patrimonio, privare cosche e ‘ndrine di terreni e beni è cruciale, così come sono fondamentali l’educazione e la cultura. La mafia teme più la scuola e la sana impresa rispetto al carcere. Assistiamo a un momento storico in cui, purtroppo, si rischia di derogare all’importanza di privare la criminalità organizzata del patrimonio. Non si deve abbassare la guardia sul fatto che, dando la possibilità di vendere beni confiscati, ci sia l’oggettiva seria possibilità che ritornino, direttamente o indirettamente, di proprietà delle cosche. Eppure l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata deve essere sentito da tutti, altrimenti la mafia non verrà mai sconfitta”. Così, in un messaggio inviato a Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra, e Andrea Segrè, presidente della Fondazione Fico, Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, si rivolge a volontari e soci di Libera Terra, oggi riuniti a congresso a Bologna nei locali di Fico, il parco tematico che sorge negli spazi dell’ex Caab di Bologna, alla presenza di don Luigi Ciotti.

“Sul fronte della lotta alle mafie, la Regione Emilia-Romagna, già dalla scorsa legislatura, ha deciso di non nascondere la polvere sotto il tappeto, ma di rafforzare la propria corazza istituzionale e sociale. Lo si è fatto – spiega Saliera – nel 2012 con la prima legge regionale in materia, premiata anche dalle Nazioni Unite come “buona pratica” dell’antimafia, e si è proseguito negli anni successivi con la legge quadro in materia”. La Presidente del Parlamento regionale ricorda l’impegno dell’Assemblea legislativa di viale Aldo Moro: “il progetto Concittadini e la collaborazione con Libera, Arci e i ragazzi di Cortocircuito nonché il nostro contributo affinché i giovani imparino cosa vuol dire saper individuare i rischi di infiltrazioni mafiose e che – spiega Saliera – scelgano la cultura della legalità. E’ un percorso lungo, non sempre lineare, eppure il vostro esempio e il tratto di strada che in questi anni abbiamo fatto insieme ci impegnano a non arrenderci e a combattere ancora e sempre di più per una democrazia libera dalle mafie e dove tutte le persone siano cittadini e non sudditi”.

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