Il bilancio del Centro sportivo italiano (Csi) Comitato di Modena finisce nel mirino di Stefano Bargi (Ln), che, in un’interrogazione presentata in Regione, chiede alla Giunta “se il Comitato modenese del Csi abbia redatto il proprio bilancio d’esercizio e abbia pubblicato sul proprio sito internet eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati”.
Secondo il consigliere, che nell’atto ispettivo fa riferimento a un articolo riportato sulla stampa il 7 ottobre 2018, la Fondazione San Filippo Neri di Modena avrebbe effettuato alcuni bonifici con causale “progetto Cristina Cavani” al Csi per sostenere le politiche giovanili contro il disagio e la dispersione scolastica. Uno dei componenti del consiglio d’amministrazione della Fondazione San Filippo Neri, però, – rimarca il leghista – sarebbe anche vicepresidente provinciale del Comitato di Modena del Csi.
Di qui l’iniziativa di Bargi, che chiede all’esecutivo regionale “se esista un rendiconto, da parte del Csi modenese, delle attività svolte grazie ai contributi economici ricevuti dalla Fondazione San Filippo Neri; se non si ritenga quantomeno anomalo che nella causale dei bonifici effettuati dalla Fondazione al Csi appaia la causale ‘progetto Cristina Cavani’, da quasi 10 anni direttrice della Fondazione peraltro-sottolinea il consigliere- in violazione dello statuto della medesima, che indica in 4 anni la durata massima del mandato; infine, se non si reputi ci siano i presupposti per una verifica specifica e motivata sul bilancio del Csi di Modena in relazione ai bonifici ricevuti dalla Fondazione San Filippo Neri”.
(Luca Govoni)