“La risposta che arriva dall’esecutivo regionale è chiara: Montecreto rimarrà Montecreto, Lama Mocogno resterà Lama Mocogno”. E’ la reazione di Andrea Galli alle parole del sottosegretario Gianmaria Manghi interrogato dallo stesso consigliere di Forza Italia sull’esito del referendum andato in scena lo scorso 7 ottobre e che ha visto bocciare la fusione dei due comuni del modenese da oltre il 40 per cento dei cittadini di Lama Mocogno e dalla maggioranza di quelli di Montecreto.
“Con questa interrogazione- ha esordito l’Azzurro- chiedo chiarezza sull’esito dei referendum che interessano i Comuni che hanno deciso di intraprendere il percorso di fusione. In questo caso specifico se i numeri fossero numeri, l’esito sarebbe chiaro. Noi non siamo contrari a prescindere alle fusioni: pensiamo però che alcune volte si potrebbe percorrere la via dell’unione dei comuni”.
Il consigliere regionale ha poi rimarcato la propria opposizione alle dichiarazioni del sindaco di Lama Mocogno che ha affermato, come riportato in Aula da Galli, di voler procedere ugualmente alla fusione con un passaggio nei Consigli comunali. “Se questo avvenisse- ha detto l’esponente di Fi- sarebbe grave”.
Eventualità che è stata esclusa da Manghi che ha evidenziato come il 10 luglio scorso sia stata adottata una risoluzione che impegna “l’Assemblea legislativa a interrompere il procedimento di fusione e a non passare all’esame del progetto di legge anche qualora l’esito del referendum sia stato sfavorevole in uno solo dei comuni interessati, indipendentemente dal fatto che i voti complessivi siano a favore o contrari”.
(Andrea Perini)