COMUNICATO
Ambiente e territorio

Amianto. Gibertoni (M5s) sollecita norme più dure sull’esempio del Piemonte/ foto

La consigliera del Movimento 5 stelle interpella la Giunta, chiedendo di aggiornare le linee guida regionali

Aggiornare le linee guida regionali sulla valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto e rendere la normativa più stringente. Lo chiede Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, che interpella in Aula la giunta regionale, invitandola a prendere spunto ad esempio dal documento più recente elaborato dalla Regione Piemonte per elevare il livello di protezione della popolazione dalla aerodispersione di fibre di amianto. “La maggior parte dei cittadini non possono accedere ai fondi per la bonifica e sono lasciati soli- rimarca la consigliera M5s- mentre appare prioritario stimolare le attività di bonifica, stabilire specifiche procedure di campionamento e analisi dell’amianto nei suoli così come nelle acque e stabilire una procedura unica per la definizione dello stato di degrado delle coperture”. La pentastellata chiede alla Regione di dimostrarsi “virtuosa” adottando linee guide più stringenti. “Le competenze ci sono ed è possibile trovare le risorse, manca evidentemente la volontà politica. Propongo di prendere spunto dalla Regione Piemonte e di provare a migliorare anche quel testo”.

L’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ha fatto notare come il documento propedeutico alle linee guida nazionali abbia ormai 6 anni e “vada rivisto e modificato”. Per Venturi sarebbe più incisivo muoversi in maniera omogenea a livello nazionale, anche se “stiamo esaminando il documento del Piemonte e siamo pronti a rinnovare il nostro se sarà necessario”.

La consigliera M5s concorda sull’importanza dell’avvio di un’azione a livello nazionale: “Le due cose però non si escludono e invito la Regione Emilia-Romagna a fare scuola e ad attivarsi in conferenza Stato-Regioni e in ogni altra sede utile per porre la questione”. La pentastellata segnala un caso di specie a Soliera, dove per mesi lastre di amianto frantumate sono rimaste scoperte in due capannoni a poche centinaia di metri da una scuola dell’infanzia. “Ora il sito è stato bonificato ma quanti altri casi del genere si verificheranno senza essere segnalati? Serve un aggiornamento tempestivo delle linee guida, senza dimenticare l’aiuto ai privati cittadini”.

(Giulia Paltrinieri)

Ambiente e territorio