L’incidente mortale sul lavoro verificatosi lo scorso 9 ottobre nel sito produttivo di IREN Ambiente spa a Reggio Emilia, che ha visto il decesso di un operaio a causa dell’esplosione di un silos per lo stoccaggio di reflui industriali, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Silvia Prodi (Misto-Mdp), prima firmataria, Yuri Torri e Igor Taruffi (Si).
La vittima e due suoi colleghi – riportano i consiglieri – lavoravano sul sito come esterni, essendo dipendenti della ditta Vopertec srl di Genova, facente parte del consorzio Mti di Milano, che in quella sede lavorava in subappalto per la ditta Pellicciari srl di Rubiera. In data 11 ottobre – scrivono i tre esponenti della sinistra – si è tenuto un incontro tra le rappresentanze sindacali e i vertici di Iren e delle aziende appaltanti per fare luce sull’accaduto. Nel corso dell’incontro, gli esponenti dei sindacati avrebbero manifestato la preoccupazione delle maestranze per i controlli sul lavoro, sia quello svolto direttamente dai dipendenti di Iren sia quello svolto dalle imprese in appalto, facendosi interpreti della pressante richiesta di chiarimenti proveniente da tutti i settori della multiutility. L’incontro, però, – evidenziano i consiglieri – si sarebbe concluso con l’indisponibilità di Iren ad aprire un confronto sugli appalti in essere nelle strutture reggiane e su un approfondimento delle procedure di sicurezza in caso di compresenza di più imprese in appalto e di lavoratori diretti di Iren.
Inoltre, i consiglieri della sinistra, che citano fonti sindacali, richiamano l’attenzione sulla presunta mancata capillarità nell’attività di controllo da parte dell’Ispettorato del Lavoro, ricordando come tra le province di Reggio Emilia e Parma gli ispettori siano 45 dal 2017.
Di qui l’iniziativa di Prodi, Torri e Taruffi, che chiedono alla Giunta regionale “se si sia attivata, o intenda farlo, per valutare gli standard di sicurezza presenti nell’impianto Iren di Reggio Emilia, sia riguardanti direttamente l’azienda sia le imprese appaltatrici e subappaltatrici; se intenda intervenire nei confronti di Iren affinché venga attivato subito un tavolo con le organizzazioni sindacali per superare le criticità e i problemi denunciati dalle stesse e per verificare se ci sia stato il ricorso a esternalizzazioni di manodopera non necessarie; se si intenda sollecitare la multiutility affinché, nella definizione dei prossimi bandi di gara d’appalto, sia messo in chiaro nei capitolati il rispetto delle norme di sicurezza per i lavoratori delle imprese aggiudicatarie e delle clausole di salvaguardia; infine, se la tipologia di incidente sia ricompresa nelle analisi di rischio dell’impianto legate alle autorizzazioni di funzionamento e se ci siano ulteriori rischi anche per l’abitato circostante”.
(Luca Govoni)