COMUNICATO
Ambiente e territorio

Imprese Modena. Galli (Fi): No al trasferimento delle Fonderie a Navicello, troppi rischi per territorio e residenti

“La delocalizzazione stravolgerebbe la vocazione agricola della zona” e proverebbe ulteriormente un territorio dfove sorgono già “altri siti industriali e un termovalorizzatore”

Fare chiarezza sul trasferimento delle Fonderie Cooperative di Modena. Lo chiede Andrea Galli (Forza Italia) in un’interrogazione alla Giunta suggerendo anche un tavolo tecnico con l’azienda in questione, il Comune di Nonantola ed il Comune di Modena per salvaguardare la produttività dell’impianto ma anche il rispetto delle aree a vocazione agricola e della loro biodiversità. A marzo scorso, la Giunta del Comune di Modena, scrive Galli, ha approvato lo studio che indica Navicello “area migliore per l’insediamento della nuova struttura delle fonderie”, in prossimità dell’attuale nucleo produttivo già attivo. Ad agosto tuttavia, aggiunge il consigliere, l’azienda non avrebbe ancora presentato al Comune il progetto per il nuovo impianto e “i residenti vivrebbero ancora nell’incertezza e nel timore che lo stabilimento siderurgico possa ancora trasferirsi in loco”.

Navicello, nel Comune di Nonantola, sottolinea Galli, “è un territorio a vocazione agricola ed ambientale vicino all’alveo del fiume Panaro”. Nel caso in cui avvenisse la delocalizzazione, l’eventuale spostamento di industria pesante e metallurgica comporterebbe un notevole incremento dell’inquinamento atmosferico e uno stravolgimento della biodiversità della zona, senza contare i rischi per la salute dei residenti visto che vi è già un termovalorizzatore. Soprattutto, “la delocalizzazione causerebbe un cambio di destinazione d’uso di oltre 40 mila metri quadrati di terreno da agricolo ad industriale e ciò stravolgerebbe la vocazione agricola del territorio a discapito di imprenditori che per anni hanno investito e continuano ad investire a livello economico e lavorativo”.

Galli chiede quindi alla Giunta se non ritenga che “l’eventuale spostamento delle fonderie possa arrecare una progressiva erosione del territorio di Navicello, già provato dalla presenza di altri siti industriali e dal termovalorizzatore”. La delocalizzazione, aggiunge Galli, potrebbe anche “arrecare una progressiva svalutazione del terreno agricolo” oltre che “essere in aperta contraddizione con il principio di ‘consumo zero’ del territorio previsto dalle nuove normative regionali e dal Comune di Modena”.

(Francesca Mezzadri)

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