COMUNICATO
Governo locale e legalità

Rifiuti. Sassi (Misto) in Aula: valutare Tari su immobili non utilizzati, Giunta dovrebbe intervenire

Il problema deriverebbe da “un difetto di comunicazione” delle amministrazioni. Ma il sottosegretario Manghi: “Competenza dei Comuni”. Il consigliere: “La Regione se ne lava le mani”

La questione della tassabilità ai fini della Tari (tassa sui rifiuti) degli immobili inutilizzati è il tema dell’interrogazione di Gian Luca Sassi (Misto) in question time in Assemblea. Il consigliere riporta i casi di alcuni cittadini costretti a dover pagare più anni di contribuzione Tari arretrata su immobili non più utilizzati, per mancata comunicazione sullo stato dell’immobile o per non aver provveduto a chiudere le utenze. La gestione e la riscossione Tari è affidata in molti comuni emiliani a Iren e, in diversi di questi, l’affidamento si estende anche alle attività di accertamento.

Iren in questi giorni avrebbe inviato le richieste di pagamento degli anni arretrati ai cittadini e, in alcuni casi, avrebbe anche aumentato o addirittura raddoppiato la cifra risalente al periodo in cui l’immobile era occupato. “E’ evidente”, sottolinea Sassi, “la volontà dei cittadini di non voler frodare l’amministrazione pubblica”. Il problema deriverebbe anzi da “un difetto di comunicazione da parte delle amministrazioni comunali e dell’azienda”.

Il sottosegretario Gianmaria Manghi risponde però che la Regione non ha titolo per intervenire e che la materia è di competenza solo dei Comuni. 

“La Regione se ne lava le mani” è la replica di Sassi. “Si chiedeva alla Giunta una funzione di coordinamento tra Comuni che portasse ad un’uniformità di politiche” aggiunge il consigliere “ma in questo modo dimostra solo la sua scarsa partecipazione e credibilità”.

(Francesca Mezzadri)

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