Un progetto di legge per preservare il diritto alla prima casa del debitore. A presentarlo è il consigliere del gruppo misto Gianluca Sassi, che chiede di “proteggere il diritto previsto dalla Costituzione”. Sassi sottolinea come ci sia la “tutela di alcune categorie di creditori, mentre la posizione dei debitori è aggravata”. “In particolare – spiega il consigliere -, la riforma dell’articolo 560 del Codice di procedura civile agevola la vendita dei beni immobili pignorati, attribuendo al custode il diritto di liberare l’immobile pignorato e facendo venir meno, sostanzialmente, le garanzie previste Codice di procedura civile”.
Il legislatore, secondo Sassi, “non ha definito il quadro legislativo, mancando alcuni aspetti fondamentali che, tra le altre cose, garantirebbero una effettiva tutela del debitore” ed è “chiaro come i diritti del debitore, nella specie il diritto all’abitazione, subiscano una diminuzione a favore degli interessi del creditore”.
La proposta di legge di Sassi, dunque, mira a “rimettere su un piano paritario i diritti del creditore senza che ciò pregiudichi un diritto fondamentale, cioè il diritto alla prima casa e il dovere della società di impedire che un soggetto non abbia più la possibilità di vivere in una propria abitazione”. Il pdl è costituito da tre articoli, che mirano a stabilire la tutela e la garanzia del diritto di proprietà dell’abitazione come diritto costituzionalmente riconosciuto e con cui Sassi chiede di istituire un nuovo articolo (il 560 bis) nel Codice di procedura civile per dare al debitore la possibilità di preservare l’immobile adibito a prima casa, ma dovrà depositare una somma non inferiore ai 10 mila euro ma comunque pari al valore a cui è avvenuta la eventuale cartolarizzazione.
(Margherita Giacchi)


