COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Risoluzione Pd (prima firma Montalti): “Governo non rinunci a 800 mln Bei contro dissesto del governo Gentiloni”/ foto

L’atto di indirizzo firmato da 14 consiglieri dem chiede anche di non cassare Casa Italia e Italia Sicura, azioni del governo Renzi per la messa in sicurezza del territorio

“Il Governo, invece di approvare condoni edilizi, recuperi Casa Italia, un progetto serio e lungimirante per la messa in sicurezza del nostro Paese”. Lo chiede il Partito democratico con una risoluzione, presentata da 14 consiglieri regionali e a prima firma Lia Montalti, che invita la giunta a sollecitare il Ministero dell’Ambiente a non rinunciare agli 800 milioni di euro che il governo Gentiloni aveva predisposto con la Banca Europea degli Investimenti contro il dissesto idrogeologico. I dem auspicano poi che l’esecutivo nazionale riveda la sua posizione sulla chiusura di Italia Sicura, “in modo da proseguire sul percorso tracciato in questi quattro anni investendo sulla prevenzione e sul futuro del Paese”.

L’atto d’indirizzo arriva dopo la richiesta dell’Emilia-Romagna, insieme ad altre 10 regioni, per il riconoscimento dello stato di emergenza a seguito delle violente precipitazioni che hanno interessato il territorio italiano durante i primi giorni di novembre 2018 con danni molto ingenti. “L’Italia- scrivono i consiglieri Pd- è un Paese che deve, purtroppo, fare i conti con un territorio dalla straordinaria fragilità. Ne sono testimonianza le numerose frane e allagamenti, i casi di calamità idrogeologiche che colpiscono ormai ogni territorio, da nord a sud”. I consiglieri dem sottolineano come lo stress ambientale e il dissesto consumino una fetta sempre più elevata del bilancio dello Stato, soprattutto per riparazione di danni e risarcimenti. “Da troppi anni in Italia si redigono piani che regolarmente restano nei cassetti, inapplicati o privi di coperture finanziarie, mentre sarebbe fondamentale investire nella prevenzione, di fronte al fatto che nel 90% dei nostri Comuni sono presenti aree di dissesto o a rischio. Pur non facendo notizia, le politiche di prevenzione salvano vite umane e beni pubblici”. I consiglieri del Pd fanno notare alcune iniziative messe in campo dal governo Renzi negli anni passati: “Italia Sicura”, la “Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche”, con la nomina di tutti i Presidenti di Regione a Commissari di Governo per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, e la “Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica”. Tutte misure che l’attuale governo avrebbe deciso di non rinnovare.

Come avrebbe deciso- si legge nell’atto di indirizzo- di non accettare la quota di 804 milioni di euro destinati a programmi di prevenzione e messa in sicurezza contro frane e alluvioni, per cui era prevista l’accensione di un mutuo con la Bei (Banca Europea Investimenti). Per quanto riguarda invece la collaborazione con la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, “l’Emilia-Romagna rischia di vedersi cancellati 108 milioni di euro già destinati per realizzare 93 interventi di contrasto al dissesto idrogeologico e 23 milioni di euro per 123 interventi in infrastrutture fondamentali per la messa in sicurezza del territorio”. Alla luce di questo, la risoluzione targata Pd chiede alla giunta di sollecitare il Governo, e nello specifico il Ministero dell’Ambiente, affinché accetti gli 800 milioni di euro previsti a seguito dell’accordo che il governo Gentiloni, in accordo con le Regioni e la Conferenza Stato-Regioni, aveva predisposto con la Banca Europea degli Investimenti per mettere in campo opere contro il dissesto idrogeologico. Invita inoltre a intervenire presso il governo “affinché riveda la sua posizione sulla chiusura di Italia Sicura in modo da proseguire sul percorso tracciato in questi quattro anni, investendo sulla prevenzione e sul futuro del Paese” e “affinché, invece di approvare condoni edilizi, recuperi Casa Italia, un progetto serio e lungimirante per la messa in sicurezza del nostro Paese”.

La risoluzione è a firma di: Lia Montalti, Manuela Rontini, Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli, Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Barbara Lori, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Paolo Zoffoli, Mirco Bagnari, Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari.

(Giulia Paltrinieri)

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