Tavolo nazionale con i rappresentanti di tutte le Regioni ove hanno sede stabilimenti del Gruppo Fca e i sindacati “al fine di stabilire una strategia nazionale per l’automotive e di salvaguardare e rilanciare i siti produttivi del gruppo Fca”. E’ la richiesta al governo di una risoluzione del centrosinistra a prima firma Paolo Calvano (Pd), di altri 13 consiglieri dem, di Igor Taruffi e Yuri Torri (Si) e di Silvia Prodi (Misto-Mdp). Il testo ricorda il recente incontro convocato in Regione dall’assessore alle Attività produttive Palma Costi con gli amministratori ed i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Modena, Cento e della Città Metropolitana di Bologna, territori in cui sono presenti stabilimenti del gruppo Fca, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, in vista degli incontri che si terranno a Torino a fine novembre sulla presentazione del piano industriale; un incontro “necessario- lo definisce la risoluzione del centrosinistra- per conoscere le prospettive degli stabilimenti emiliani del gruppo Fca, in particolare Maserati, VM Motori e di Magneti Marelli oggetto di cessione”.
L’incontro, riepiloga la risoluzione del centrosinistra, era molto atteso sia dai lavoratori della Maserati (azienda nella quale vi è un’area progettazione in espansione ed un’area produttiva invece in sofferenza, con aumento costante dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali), che dai lavoratori della VM Motori di Cento, azienda che è entrata a far parte del gruppo Fca nel 2013 e che attualmente vede 821 lavoratori (su 1.200) con contratto di solidarietà, come da quelli della Magneti Marelli per l’assenza di un piano industriale post vendita; Per la VM nel primo semestre del 2019 è previsto il lancio del nuovo motore V6, che verrà inizialmente montato sul pick-up Ram, destinato al mercato americano, “ma ciò- sottolineano Calvano e gli altri 16 consiglieri del centrosinistra- non pare dare una prospettiva stabile alla produzione a fronte comunque dell’incertezza sul futuro dei motori diesel; i sindaci presenti all’incontro hanno condiviso la proposta di istituzione di un tavolo di confronto regionale, dato che il gruppo Fca conta in Regione circa 8.700 dipendenti ed un rilevante indotto occupazionale”.
Di qui la richiesta di un tavolo nazionale e di un focus sugli stabilimenti Fca in Emilia-Romagna, considerato che in regione “quello dell’automotive è da sempre un settore strategico per l’elevato grado di competenze professionali esistenti e lo sarà sempre più nei prossimi anni, a fronte dei rilevanti cambiamenti tecnologici e di innovazione che interesseranno progettazione e produzione: il futuro della mobilità infatti- conclude la risoluzione di maggioranza- è legato allo sviluppo di motori sempre più ecocompatibili ed alla guida assistita”.
(Marco Sacchetti)