Ambiente e territorio

Energia. Protocollo d’intesa tra Regione e centro Enea Brasimone, ricerca d’eccellenza per rilanciare la montagna/ foto

Tre milioni e mezzo investiti da qui al 2021. Open day il 15 dicembre. Taruffi (Si): “La filiera istituzionale ha funzionato in modo esemplare”. Piccinini (m5s): “Grandi potenzialità”. Caliandro (Pd): “Impegno reale e non strette di mano”

Soddisfazione unanime in Commissione politiche economiche per il protocollo d’intesa firmato tra la Regione Emilia-Romagna e il centro di ricerca Enea per la valorizzazione del sito del Brasimone. “Un’intesa che valorizza la montagna tra due regioni e arricchisce tutto il nostro sistema votato alla ricerca e all’innovazione” spiega l’assessore alle attività produttive e piano energetico Palma Costi, “un ulteriore balzo in avanti per la nostra regione, che può essere competitiva grazie ad investimenti ad alto valore aggiunto come questo”. Quello del Brasimone è un polo di altissima ricerca a livello europeo ed internazionale, illustra l’assessore. I progetti di ricerca del centro verranno supportati da politiche pubbliche per un investimento di 3 milioni e mezzo di euro fino al 2021. “Ricerche importanti”, spiega Costi, “perché affrontano temi come energia pulita, fusione nucleare, salute, ma anche perché avranno ricadute positive sul sistema imprenditoriale e dell’occupazione nel nostro Appennino, e anche rispetto al tasso di spesa in ricerca e sviluppo sul Pil”.

Un’operazione fatta per “valorizzare tutto il sistema”, favorire l’insediamento e il rilancio dei sistemi metropolitani, e che agisce in collaborazione con le università emiliane e toscane. Aspetto da non sottovalutare, come sottolinea Igor Taruffi (Si). “La filiera istituzionale ha funzionato in modo esemplare”, ha spiegato, “e, visto che illustriamo da sempre le difficoltà dei comuni montani a lavorare insieme, ora invece dobbiamo portare questo esempio come modello per altri”.

“E’ importante fare investimenti in aree territoriali che soffrono e puntare sulle peculiarità della montagna”, aggiunge Michele Facci (Misto-Mns) che si unisce ai commenti positivi.

Convinto anche il Movimento 5 stelle. Dopo una visita al centro Enea, Silvia Piccinini (M5s) conferma che si tratta di “un centro fino ad oggi sottoutilizzato ma con grandi potenzialità. Potrebbe essere un’eccellenza del territorio, si dovrebbe instaurare un dialogo con il governo” suggerisce.

“Il sito del Brasimone torna ad essere centrale grazie ad un’intuizione lungimirante”, commenta Stefano Caliandro (Pd). “Abbiamo voluto investire su una zona impervia che aveva difficoltà e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo agito nel concreto con un impegno reale, puntando su ricerca e università invece che stringere le mani ad operai e dare riconoscimenti ad universitari”.

L’assessore Costi ricorda infine che il 15 dicembre il centro Enea apre le porte a cittadini ed istituzioni per presentare i progetti presenti e futuri e far visitare l’area di ricerca.

(Francesca Mezzadri)

Ambiente e territorio