Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Glovo acquista Foodora, Si-Mdp: inserire Carta di Bologna nel Patto per il lavoro a tutela fattorini

L’allarme di Torri (primo firmatario dell’interrogazione) e Taruffi (Si) nonché Prodi (Misto-Mdp): tutti i contratti esistenti saranno chiusi e non sarà prerogativa di Glovo riassumere i lavoratori

Yuri Torri
Yuri Torri (Si)
Igor Taruffi (SI) e Silvia Prodi (misto Mdp)

Estendere i principi della Carta di Bologna all’intero territorio regionale inserendoli nel Patto regionale per il lavoro. La richiesta arriva da Sinistra italiana che con Yuri Torri (primo firmatario) ha presentato un’interrogazione che pone l’accento sull’acquisizione di Foodora Italia da parte di Glovo e in particolare sui risvolti che quest’operazione potrà avere sui ciclo fattorini. Nell’atto ispettivo, firmato anche da Igor Taruffi (Si) Silvia Prodi (Gruppo Misto-Mdp), i consiglieri regionali sottolineano come l’accordo siglato da Glovo con la società tedesca Delivery Hero per l’acquisizione di Foodora non tuteli i fattorini ‘uscenti’.

“Foodora- spiegano i tre consiglieri- una volta incorporata da Glovo, chiuderà tutti i contratti esistenti con i suoi fattorini e non sarà una prerogativa di Glovo riconvalidare i posti di lavoro, anche perché le due multinazionali hanno modi differenti di stilare gli accordi. Foodora riconosce i suoi riders come co.co.co., ovvero collaboratori coordinati e continuativi, e prevede delle retribuzioni fisse che non variano in base al rating oltre al versamento di contributi e assicurazione contro gli infortuni, mentre Glovo no. Quest’ultima azienda disciplina le collaborazioni occasionali con paghe variabili in base ai feedback di ristoranti e clienti. Quindi le tutele che garantiva l’azienda tedesca verranno abbandonate e i ciclo fattorini saranno costretti a riconsegnare lo zaino per mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro”.

E rimarcano: “A livello legale non si può parlare di licenziamento collettivo perché di fatto i fattorini non fanno parte dell’organico aziendale dell’applicazione digitale tedesca. I ciclo fattorini non potranno quindi nemmeno ricorrere a trattative sindacali e vedranno sfumare il loro lavoro”.

I consiglieri chiedono alla Giunta anche “una stima precisa di quanti lavoratori in Emilia-Romagna siano impiegati nel settore e quanti tra questi rischino a breve di trovarsi senza alcun tipo di contratto”.

(Andrea Perini)

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