Scuola giovani e cultura

Emiliano-romagnoli nel mondo. Sì dell’Aula al piano triennale, Molinari: “Cresceremo ancora”

Lega nord fuori dall’Aula durante il dibattito, Taruffi (Si): “Parliamo di emigrazione, non di immigrazione”. Bertani: “Approccio positivo anche per quanto riguarda le risorse: prima erano esagerate”

Passa con il sì della maggioranza dei consiglieri regionali, il piano triennale 2019-2021 della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, tranne che con il voto della Lega nord. I consiglieri del Carroccio, infatti, sono usciti dall’Aula durante la discussione. “Un comportamento che non condivido – li ha criticati Igor Taruffi di Sinistra italiana – e vorrei far notare ai leghisti che stiamo parlando di emigrazione, non di immigrazione”.

Il nuovo piano prevede bandi per finanziare progetti di ricerca sulle università e sviluppare tematiche che riguardino le nuove emigrazioni. Ma non solo, perché con un ordine del giorno a prima firma Andrea Bertani del Movimento Cinque Stelle (ma anche con anche la firma di Andrea Galli di Forza Italia, Gian Luigi Molinari e Alessandro Cardinali del Partito democratico e Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra italiana) si intende utilizzare l’eventuale avanzo di amministrazione derivante dall’esercizio 2018 o l’eventuale avanzo 2019 per interventi mirati a supporto delle scuole nei territori montani e per il trasporto scolastico nelle aree montane.

Il presidente Gian Luigi Molinari ha spiegato anche i successi legati alla Consulta: “Nel 2020 avremo un grande patrimonio associativo: siamo passati da zero associazioni iscritte nel 2015, a 87 nel 2018. Ora la Consulta dovrà lavorare sulla nuova emigrazione: molti giovani, infatti, stanno scegliendo di sviluppare le proprie professionalità all’estero. La consulta dovrà lavorare anche sulla nuova emigrazione: molti giovani stanno scegliendo di sviluppare le proprie professionalità”. C’è solo un ostacolo da superare: “L’invecchiamento dell’età media delle associazioni storiche”. Ma, secondo il presidente, “può servire da stimolo a sviluppare temi legati maggiormente alle nuove emigrazioni”. Per il vicepresidente Alessandro Cardinali, “siamo riusciti, con una spesa contenuta, ad ottenere un risultato importante anche rispetto ad altre regioni, dove si è deciso o di non fare niente o di spendere soldi più per spese di rappresentanza”.

Nel 2018 sono stati finanziati 38 progetti e 10 sono ancora da valutare. I bandi sono di 100 mila euro per le scuole, 33 mila euro per le associazioni emiliano-romagnole, 54 mila euro per le attività ordinarie delle associazioni e 40 mila euro per un nuovo bando di ricerca sul fenomeno migratorio che interessa le università in Emilia-Romagna.

Un plauso alla Consulta arriva anche da Andrea Galli (Forza Italia): “Lo studio di quelle radici deve essere portata al nostro presente, anche come mantenimento dei legami”. E un riconoscimento arriva anche da Andrea Bertani (M5s): “Un approccio innovativo è stato fatto, anche per quanto riguarda le risorse, che secondo noi erano esagerate”.

(Margherita Giacchi)

Scuola giovani e cultura