La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha convocato in udienza conoscitiva i soggetti portatori d’interessi (stakeholders) – parti sociali, enti locali, associazioni e istituzioni – per un confronto sulla proposta di legge regionale “Promozione dell’innovazione del prodotto turistico e della riqualificazione urbana nel Distretto Turistico Balneare della costa emiliano-romagnola”. Il progetto di legge, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Marcella Zappaterra (Pd) e Massimiliano Pompignoli (Ln), è finalizzato a incentivare la riqualificazione e la rigenerazione urbana e ambientale della costa.
Il Distretto turistico balneare della costa emiliano-romagnola – ha ricordato la relatrice Marcella Zappaterra (Pd) – comprende il territorio dei Comuni di Goro, Codigoro, Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica. Obiettivo del progetto di legge – ha spiegato la consigliera – è di incentivare interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione territoriale delle aree e delle proprietà pubbliche nella fascia costiera di questi comuni che possano costituire un effettivo volano per il rinnovamento del turismo balneare, leva per incrementare la competitività del nostro litorale. Si tratta di una proposta di legge strategica – ha precisato l’esponente dem – per la quale si prevede una dotazione finanziaria iniziale di 20 milioni in tre anni da destinare al finanziamento dei progetti presentati dai Comuni. La costa, dunque, – ha concluso Marcella Zappaterra – viene considerata e trattata alla stregua di un distretto industriale, nella consapevolezza che il contesto urbano e ambientale è un elemento fondamentale per la promozione e l’attrazione turistica.
Massimiliano Pompignoli (Ln), relatore di minoranza, ha criticato la Giunta per la previsione di appena 1 milione sull’annualità 2018 quale dotazione iniziale della legge, affermando che occorrerà capire come verranno reperiti e stanziati i 20 milioni promessi per valutare le potenzialità della proposta. A oggi – ha rimarcato il consigliere leghista – ci sono i buoni auspici, ma mancano le risorse.
Roberta Frisoni (assessore del Comune di Rimini) ha evidenziato come l’idea di considerare la costa come un distretto industriale sia condivisa dai Comuni e dalle parti sociali in quanto viene considerata vincente per puntare sempre di più sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica, potenziandone la multidimensionalità. C’è bisogno, infatti, – ha ribadito l’assessore riminese – di ripensare la costa sotto tutti i profili (infrastrutture, ambiente, mobilità, accessibilità, etc), perché un semplice abbellimento dell’arredo urbano non è sufficiente. Dunque, il progetto di legge va nella direzione giusta.
Filippo Donati (presidente di Assohotel Confesercenti) ha sottolineato come gli albergatori siano favorevoli alla proposta di legge e pronti a cogliere le opportunità che ne deriveranno. Il Distretto turistico balneare, però, – ha raccomandato il presidente – dovrà agire come tale, nella massima condivisione e senza fughe solitarie di taluni Comuni. Per questo, Donati ha raccomandato alla Regione di vigilare sull’operato della cabina di regia che coordinerà la presentazione dei progetti e ne valuterà la fattibilità, dato che gli interventi, per essere efficaci, dovranno avere ampio respiro e dovranno vedere una fattiva collaborazione tra pubblico e privato.
Alessandro Costa (dirigente del Comune di Cattolica) ha invitato la Regione a richiamare tutti i soggetti interessati, a partire dai Comuni, a dedicare la massima attenzione alla stesura dei progetti, chiedendo, nel dettaglio tecnico, quando saranno pubblicati i primi bandi e se saranno previsti limiti di finanziamento per ogni progetto.
Graziano Urbinati (Cgil Emilia-Romagna) ha richiamato tutti i soggetti interessati, specie la Regione, a garantire la piena partecipazione dei sindacati all’attuazione di politiche multidimensionali come quelle che sottese al progetto di legge in discussione. La sostenibilità degli interventi di riqualificazione e rigenerazione del litorale – questo il ragionamento del sindacalista – deve essere a tutto tondo, dunque riguardare anche il lavoro, che nella nostra Riviera – ha rimarcato – sta assistendo a preoccupante dequalificazione e sfruttamento. Dunque, – ha precisato il sindacalista – chi sarà occupato nei lavori previsti dalla proposta di legge dovrà essere meno precario, avere un lavoro di migliore professionalità e maggiore qualità e, soprattutto, dovrà essere equamente retribuito. I sindacati, – ha rassicurato Urbinati – sono pronti a collaborare affinché la sostenibilità sia declinata anche nell’ambito del lavoro e dell’occupazione.
In conclusione, una dirigente della Regione ha rassicurato gli stakeholders sul fatto che l’elemento decisivo nella valutazione dei progetti di riqualificazione e rigenerazione sarà proprio la sostanziale multidimensionalità (volano economico, sostenibilità ambientale, miglioramento della mobilità e dell’accessibilità, sostenibilità occupazionale), quindi la previsione di interventi di ampio respiro. Infine, nel confermare lo stanziamento di 20 milioni nel triennio 2019-2021, la dirigente ha spiegato che il primo bando dovrebbe consentire la presentazione dei progetti nella primavera-estate del 2019 e che saranno introdotte una soglia minima e massima di finanziabilità di ogni singolo progetto.
(Luca Govoni)