Bocciata la risoluzione che chiedeva di “agevolare la partecipazione delle imprese emiliano-romagnole, in particolare quelle più piccole e quelle artigiane, a esposizioni e manifestazioni fieristiche, anche di carattere internazionale, sul territorio italiano”. L’atto, presentato da Andrea Bertani, Silvia Piccinini e Raffaella Sensoli del Movimento Cinquestelle, ha trovato il voto contrario del Partito democratico. Hanno invece sostenuto la risoluzione del M5s Lega nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto (Gianluca Sassi). Astenuta l’ala sinistra dell’Assemblea: Sinistra italiana e Gruppo Misto (Silvia Prodi).
IL DIBATTITO. “I bandi costruiti dalla Regione per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese si rivolgono a realtà già strutturate- ha esordito Bertani (M5s)- senza prevedere alcun aiuto a quelle piccolissime o artigiane. Lo fanno invece il Veneto (contributi fino a 1.500 euro per fiere internazionali in Italia) e il Piemonte (che prevede inoltre 800 euro per partecipare a fiere nazionali). In Emilia-Romagna si pensa solo alle piccole imprese già strutturate lasciando sole quelle piccolissime o artigiane”.
Parole ribattute da Luca Sabattini (Pd) che ha difeso la strategia della Regione specificando che “per utilizzare correttamente un’opportunità come quella della partecipazione a eventi e fiere internazionali” sia necessario “avere un’impresa già strutturata cioè con al suo interno strutture e personale in grado di poter reggere l’espansione verso il mercato estero. Un’organizzazione minima è essenziale. La strategia dell’Emilia-Romagna non è quella della distribuzione di micro-finanziamenti a pioggia, ma quella dell’accompagnamento di queste realtà nel loro percorso di crescita”.
Dai banchi della Lega nord Matteo Rancan ha invece chiesto di “tornare ad emettere bandi annuali, e non ogni due anni come avviene in questo momento, di creare linee guida chiare, che durino almeno 36 mesi, per agevolare le progettualità a lungo termine, e di mettere in piedi un tavolo di confronto tra Regione e Consorzi di imprese”.
Infine Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia ha parlato di “documento condivisibile” in riferimento alla risoluzione presentata da Bertani.
(Andrea Perini)