Continua la discussione sul pacchetto bilancio regionale 2019-2021 e Defr.
“La nostra Regione porta avanti da anni importanti investimenti come quelli che riguardano il welfare, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Si è qualificata su temi che riguardano la centralità delle persone”, commenta Mirco Bagnari del Partito democratico che non è d’accordo con le parole usate da Massimiliano Pompignoli, relatore di opposizione del pdl sul pacchetto bilancio. “Basta con questa storia che ogni nostra scelta è dettata da fini elettorali, non denigriamo la nostra terra e i lavoratori emiliano-romagnoli presentando sempre un quadro negativo”, ribatte il dem al leghista.
“Mi auguro che la discussione sul bilancio non prenda la piega politica del comizio” interviene Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, “credo che il tasso di disoccupazione diminuirà ma non sarà certo per merito delle politiche regionali”.
Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) è critico sulle tempistiche e i contenuti. “Il Defr è stato aggiornato dalla Giunta ad ottobre ed è arrivato tardi in Commissione: non c’è stata possibilità di esaminare i documenti”. Il consigliere aggiunge poi che “la giunta avrebbe cambiato strategia su metà delle società partecipate e nessun consigliere avrebbe detto nulla”. Tagliaferri punta poi il dito sulle risorse stanziate. I fondi previsti per alcune azioni sarebbero state distribuite in modo non omogeneo negli anni a cavallo con la futura legislatura, come il fondo destinato al Comune di Ravenna per il centenario della morte di Dante Alighieri, ad esempio, che cadrebbe nel 2021 – “ma mentre nel 2019 i fondi previsti sono un milione di euro, nel 2021 solo 500 mila”- oppure il pdl di promozione del distretto balneare costiero che stanzia solo 5 milioni di euro nel 2019 e tutto il resto dopo, o ancora i 100 mila euro per il controllo del settore ortofrutticolo per il 2021 come “oneri alla futura giunta”.
“La nostra è stata un’opposizione costruttiva e siamo riusciti a portare avanti alcune battaglie, come quella sulla non autosufficienza, ma non basta”, dice Daniele Marchetti della Lega Nord che sottolinea alcuni punti del bilancio sui quali “non è stata fatto abbastanza”. In campo sanitario per l’abolizione del superticket “manca ancora una linea programmatica”. Anche sul contrasto alla violenza di genere “non è stata fatta rete per monitorare il fenomeno e si procede a macchia di leopardo”. Il leghista è critico anche per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro dei disabili. “Oltre il 50 per cento dei tirocini di tipo C sono stati destinati ai richiedenti asilo. Per la Lega non dovrebbe funzionare così, ci dovrebbe essere gestione distinta tra disabili e richiedenti”.
(Francesca Mezzadri)