Uniformare, per tutto il territorio regionale, la raccolta dei dati delle aziende sanitarie, informatizzando i registri di tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna. Lo chiede Daniele Marchetti della Lega nord, che ha presentato un’interrogazione in Regione sottolineando come vengano utilizzati registri cartacei ormai solo nelle Ausl di Parma, Ferrara e Bologna (in quest’ultima sono escluse le sedi del centro città). A livello regionale infatti, in merito alle registrazioni dei dati dei pazienti del servizio di Continuità assistenziale (Ca), la maggioranza delle Aziende Usl utilizza registri elettronici, schede informatizzate e specifici applicativi di rilevazioni dei dati inerenti all’età della persona da assistere, l’ora della chiamata e sintomi segnalati, l’ora dell’intervento, l’eventuale motivo del mancato intervento e il tipo di intervento richiesto ed effettuato.
Solo due Aziende Usl- si legge nell’atto ispettivo del consigliere Ln- utilizzano ancora registri cartacei (Aziende Usl di Parma e Ferrara), mentre nel caso dell’Azienda Usl di Bologna esistono registri informatizzati per le sedi del centro città e registri cartacei per le altre sedi. “La raccolta cartacea dei dati- sottolinea l’esponente del Carroccio- risulta difficilmente consultabile e ne permette la compilazione parziale. Come stabilito dal vigente Accordo collettivo nazionale per la medicina generale, le chiamate degli utenti devono essere registrate dal medico e rimanere agli atti”. Per questo Marchetti invita la giunta a “uniformare, per tutto il territorio regionale, la raccolta dei dati informatizzando i registri in ottica telematica”.
(Giulia Paltrinieri)


