Le molestie subìte da una dottoressa in turno alla Guardia Medica all’Ospedale di Mirandola finiscono al centro di un’interrogazione della consigliera del Movimento Cinque Stelle Giulia Gibertoni. Secondo la consigliera, “manca a livello regionale un monitoraggio dal punto di vista sanitario dei casi di aggressioni e molestie subite da donne” e “sarebbe utile per il personale ospedaliero avere conoscenza e formazione su modalità e tecniche per divincolarsi da eventuali aggressioni o molestie”.
Dunque Gibertoni interroga la Giunta per sapere “se non ritenga opportuno attivare a livello regionale un monitoraggio dal punto di vista sanitario dei casi di aggressioni e molestie subite da donne”, conoscere “le reali ragioni per le quali l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena ha adempiuto sono nel 2018, a distanza di otto anni, alla Raccomandazione 8 del Ministero della Salute (che aveva come obbiettivo quello della programmazione e dell’implementazione di misure da parte delle Aziende sanitarie finalizzate a ridurre il rischio di comportamenti aggressivi e di atti di violenza a danno di operatori sanitari), se non ritenga opportuno disporre per tutto il personale sanitario e tecnico delle strutture sanitarie del territorio regionale corsi di formazione utili ad acquisire conoscenze su modalità e tecniche per divincolarsi da eventuali aggressioni o molestie”. Inoltre, la consigliera chiede all’esecutivo regionale di comunicare “i dati trasmessi all’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari” e conoscere “i dati delle aggressioni a personale sanitario nell’ultimo biennio avvenute nelle strutture sanitarie del territorio di Modena, suddivisi per struttura e annualità”.
(Margherita Giacchi)