Ambiente e territorio

Alleva (AltraER): la Regione sospenda l’attivazione della discarica di Finale Emilia

Interrogazione del consigliere, che chiede alla Giunta di attendere l’esito dell’inchiesta in corso e di avviare nuove indagini sull’impatto ambientale della discarica

Piergiovanni Alleva (Aer)

“La Regione sospenda l’attivazione della discarica di Finale Emilia, nel modenese, in attesa dell’esito dell’inchiesta sulla controversa vicenda relativa alla gestione dell’impianto e al suo ampliamento. E, accogliendo le istanze delle istituzioni locali e della cittadinanza, avvii nuovamente verifiche sull’impatto negativo di questa discarica sull’ambiente e sulla salute dei cittadini di Finale Emilia e del territorio circostante”. Lo chiede in un’interrogazione Piergiovanni Alleva (AltraER).

In base a quanto riporta la stampa locale – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – “nell’inchiesta in corso sull’ampliamento della discarica sono indagati l’ex sindaco di Finale Emilia, l’ex assessore e l’ex vicesindaco e dirigente di Feronia s.r.l. E sulla vicenda è attiva anche un’indagine del Corpo Forestale dello Stato, in cui si indaga sull’approvazione del conferimento dei lavori a Feronia s.r.l. da parte del Comune, in violazione dei limiti concordati e delle scadenze, che hanno procurato alla società un ingiusto vantaggio”.

Il 28 novembre 2018 – continua Alleva – “la presidenza del Consiglio dei ministri ha rimesso alla Regione il progetto di ottimizzazione dell’area tecnologica della discarica. Ma, pur avendo io stesso inoltrato istanza di accesso agli atti, le motivazioni a sostegno dell’ampliamento presentate da Arpae, Asl, Regione e ministero dell’Ambiente non sono state rese note”.

E – prosegue il capogruppo di AltraER – nonostante le disposizioni della legge regionale 16/2015, finalizzata alla promozione e alla diffusione di strumenti a sostegno dell’economia circolare, “il Piano regionale di gestione dei rifiuti non prevede modifiche tali da comportare la progressiva dismissione di discariche e inceneritori, ma predispone l’ampliamento di numerosi siti di smaltimento rifiuti sul territorio, ponendosi in contrasto con le disposizioni contenute nella citata legge regionale”.

(Stefano Chiarelli)

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