“La Regione intervenga nella crisi aziendale del gruppo Kipre, salvaguardando i posti di lavoro sul territorio emiliano”. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Fabio Rainieri (Ln).
Alla luce del salvataggio, negli ultimi anni, di diverse imprese emiliano-romagnole del settore alimentare, cui è stata assicurata la continuità aziendale – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – “l’esecutivo regionale valuti se anche nel caso del gruppo Kipre si possa assicurare la continuità aziendale, elaborando un piano industriale che salvaguardi le posizioni occupazionali, comprese quelle dell’indotto, e la soddisfazione dei creditori”. Tenendo anche conto che “il gruppo Kipre, pur a fronte di 130 milioni di euro di debiti, ha un fatturato di 165 milioni e ha notevole importanza nei contesti sociali ed economici in cui opera, anche per quanto riguarda l’indotto”.
Il gruppo Kipre, specializzato nella produzione di carni insaccate, ha sede a Modena e stabilimenti in Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, dove sono attivi i due stabilimenti ‘Sia.Mo.Ci.’ a Marzolara di Calestano e a Langhirano, in provincia di Parma, con oltre un centinaio di addetti. “Negli ultimi giorni del 2018- prosegue Rainieri- la proprietà avrebbe deciso di proseguire l’attività, chiedendo l’attivazione di un concordato in bianco, ma le parti sindacali non avrebbero ancora ricevuto alcuna convocazione per un incontro, pur denunciando difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e, quindi, la prospettiva di un imminente drastico calo della produzione, se non addirittura la sua interruzione”.