Governo locale e legalità

Bilancio Regione. Derivati, Galli (Fi): perdite dai 12 ai 16 milioni di euro all’anno

Il consigliere chiede alla Regione se non si ritenga che “tale operazione finanziaria contravvenga ad una corretta gestione delle risorse pubbliche, visto che non rispetta le indicazioni di contenimento della spesa”

Andrea Galli (Fi)

I tre contratti derivati sottoscritti nel 2004 dalla Regione Emilia-Romagna con gli istituti finanziari Dexia Crediop, Unicredit Banca Mobiliare e JP Morgan sono al centro di un’interrogazione di Andrea Galli (Forza Italia).

Si tratta, specifica il consigliere, di strumenti finanziari il cui prezzo si basa sul valore di mercato di un altro strumento finanziario. A causa di questi contratti – di un valore complessivo di circa 473 milioni e 418mila euro – continua Galli, la Regione dall’anno corrente al 2032 potrebbe perdere 210 milioni. Nel periodo compreso tra il 2004 e il 2009″, spiega il consigliere, “il tasso di interesse del debito è variabile, mentre nel periodo successivo è diventato fisso, con un tasso del 5,25% fino al 2032″. La trasformazione del tasso, secondo Galli, starebbe procurando perdite tra i 12 e i 16 milioni di euro all’anno a carico del bilancio della Regione. Perdite che, chiarisce il consigliere, “non rispetterebbero quanto più volte la Corte dei Conti ha indicato agli Enti locali in merito alla razionalizzazione e al contenimento della spesa pubblica”. 

“Quando nel 2009 c’è stata la trasformazione del tasso sul debito da variabile a fisso, perché non si è tenuto in considerazione il fattore delle perdite future?” chiede Galli, aggiungendo che “in caso di risposta affermativa sarebbe necessario acquisire lo studio di valutazione della convenienza economico-finanziario effettuato al momento della sottoscrizione dei contratti derivati nel 2004, mentre in caso di risposta negativa occorrerebbe capire per quale motivo all’epoca non sia stata elaborata l’analisi”.

Galli chiede all’esecutivo regionale anche “se non si ritenga che tale operazione finanziaria contravvenga a una corretta gestione delle risorse finanziarie pubbliche, visto che non rispetta le indicazioni di contenimento della spesa e razionalizzazione dei conti più volte richiamate dalla magistratura contabile”. Altra richiesta del consigliere è conoscere se la Corte dei Conti, dal 2010 a oggi, abbia effettuato verifiche sui derivati sottoscritti dalla Regione e su come siano state contabilizzate le perdite nel bilancio dell’Ente.

(Francesca Mezzadri)

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