Sanità e welfare

Sanità Bologna. Indagine ‘Mondo sepolto’, question time di Caliandro e Calvano(Pd)

I consiglieri dem chiedono turn over del personale nelle camere mortuarie e più controlli sull’organizzazione del servizio. Assessore Venturi: “subito Nucleo ispettivo regionale e stretta sulle regole; pronti a costituirci nel processo”

L’indagine “Mondo sepolto” coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha portato a individuare e colpire l’associazione a delinquere costituita da due cartelli di imprese di pompe funebri che si spartivano i servizi nelle camere mortuarie dell’ospedale Maggiore e del policlinico Sant’Orsola-Malpighi, creando un monopolio nel settore, è oggetto di un question time presentato da Stefano Caliandro, primo firmatario, e Paolo Calvano (Pd), al quale ha risposta in Aula l’assessore alla Sanità, Sergio Venturi.

La Regione – ha ricordato Caliandro – si è dotata di strumenti legislativi e amministrativi importanti per contrastare possibili forme di collusione tra personale sanitario e operatori delle imprese che operano nel settore dei servizi funerari, anche recependo le indicazioni in materia dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Alla luce di quanto emerso dall’indagine penale, il capogruppo chiede all’esecutivo regionale “di favorire il turn over del personale delle camere mortuarie e l’effettivo controllo in loco sulle modalità di organizzazione del servizio”.

L’assessore Venturi, nell’esprime pubblicamente lo sdegno della Giunta per i comportamenti di sciacallaggio rivelati dall’indagine “Mondo sepolto”, ha elencato le misure adottate nel tempo dalla Regione, sia in materia di servizi funerari sia in materia di organizzazione del personale delle aziende sanitarie e di contrasto alla corruzione e promozione della legalità. Misure – ha sottolineato – adeguate ma evidentemente non sufficienti. Sta per essere costituito – ha proseguito Venturi – un Nucleo ispettivo regionale che coordinerà le Aziende sanitarie nella verifica delle procedure adottate in ambito funerario e si stanno valutando la regolamentazione informatizzata degli accessi degli operatori delle pompe funebri alle strutture sanitarie e alle camere mortuarie. Le Aziende sanitarie – ha spiegato l’assessore – dovranno assicurare piena attuazione delle Linee guida e delle indicazioni della Regione, disciplinando l’accesso e la permanenza nelle camere ardenti degli operatori delle pompe funebri, limitando e regolamentando i contatti fra questi e il personale sanitario e rafforzando la continua rotazione del personale pubblico. Se dall’indagine – ha concluso – dovessero emergere profili di danno per il Servizio sanitario, la Regione è pronta a costituirsi in sede processuale.

Nel dichiararsi soddisfatto della risposta, Stefano Caliandro ha auspicato interventi risoluti anche da parte degli altri soggetti istituzionali coinvolti, specie per quanto riguarda il rilascio delle licenze agli operatori funerari e i controlli periodici, ribadendo che per il Pd “chi ha sbagliato deve pagare e caro”.

(Luca Govoni)

Sanità e welfare