COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Sport. Pilates, Prodi (Misto) e altri: superare le difficoltà burocratico-amministrative nel riconoscimento della pratica

La consigliera, insieme a Ravaioli (Pd), Taruffi e Torri (Si), chiede alla Regione di armonizzare e semplificare le normative e le procedure

La pratica del Pilates, disciplina molto popolare e praticata da un numero crescente di persone, è oggetto di un’interrogazione presentata da Silvia Prodi (Misto), prima firmataria, Valentina Ravaioli (Pd), Igor Taruffi e Yuri Torri (Si), che si fanno interpreti delle difficoltà burocratico-amministrative nel riconoscimento della pratica da parte degli enti autorizzativi, chiedendo alla Regione di armonizzare e semplificare le normative e le procedure.

Il Pilates – si legge nell’atto ispettivo – è un’attività legata al miglioramento dell’elasticità delle articolazioni e dei movimenti nonché della respirazione e del controllo del corpo; si tratta, quindi, di una disciplina che guida alla sintonia tra mente e corpo. Dunque, per consentire l’utilizzo di macchinari appositi e per la necessità di una verifica costante da parte dell’istruttore, i centri di Pilates propongono corsi rivolti a non più di 8-10 persone. Per questo, hanno superfici ridotte e sono numerosi (in Emilia-Romagna si stima ce ne siano oltre 120). Inoltre, spesso sono gestiti da istruttrici donne (qualificate attraverso percorsi certificati internazionalmente), in forma individuale o costituite in piccole associazioni, a formare una rete diffusa di imprenditoria prevalentemente giovane e femminile. Dunque, evidenziano i proponenti, le difficoltà burocratico-amministrative nel riconoscimento del Pilates da parte degli enti autorizzativi, in particolare per quanto riguarda i requisiti relativi alle dotazioni dei servizi richiesti (spogliatoi e servizi igienici), che sono stati previsti per impianti sportivi di grandi dimensioni, rischiano di compromettere l’attività di questi centri.

La legge regionale in materia di promozione e sviluppo delle attività motorie e sportive – spiega Silvia Prodi – dispone che le attività relative a discipline riferibili a espressioni filosofiche dell’individuo che comportino attività motorie siano esentate dai requisiti logistici richiesti per gli impianti sportivi. Inoltre, – precisa – a livello nazionale è prossima la costituzione di un’Associazione Professionisti Pilates, il cui Statuto è già al vaglio del ministero dello Sviluppo economico per il riconoscimento della professione.

Di qui l’iniziativa dei consiglieri firmatari dell’atto ispettivo, che chiedono alla Giunta “se il Pilates rientri fra le discipline riferibili a espressioni filosofiche dell’individuo che comportino attività motorie, quindi possa godere delle esenzioni previste dalla legge regionale, e quali interventi si possano attuare per armonizzare e semplificare le normative e le procedure al fine di assicurare funzionalità e operatività ai centri che svolgono questa disciplina”.

(Luca Govoni)

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