L’assetto organizzativo della Banca delle Cornee dell’Emilia-Romagna (laboratorio di riferimento regionale per la conservazione e distribuzione di tessuti corneali utilizzati a scopo di trapianto) al centro di un’interrogazione di Andrea Galli di Forza Italia, che chiede alla giunta chiarezza riguardo ai costi di gestione, alle liste d’attesa e agli incentivi da trapianti riconosciuti al personale e alla dirigenza medica. “Stante alle segnalazioni pervenute- spiega il consigliere azzurro- emergerebbe che una elevata percentuale di cornee, circa l’80%, non verrebbero utilizzate e, conseguentemente, verrebbero smaltite”. In ogni caso, le Aziende sede di trapianto sarebbero tenute ad accantonare, per ogni organo trapiantato nell’anno solare, una somma a livello economico necessaria alla incentivazione economica (extra salario) per il personale del comparto e della dirigenza medica, che opera nell’ambito dell’attività trapiantologica ed un fondo trasversale (Fondo Procuremant) anch’esso da distribuire tra gli operatori.
Alla luce di questo Galli chiede alla giunta di relazionare in merito all’ammontare dei costi del CRT (Centro Riferimento Trapianti) per la raccolta e la distribuzione dei tessuti corneali tra gli ospedali della regione. Chiede inoltre di fare chiarezza sulle modalità di gestione delle liste di attesa per coloro che attendono il trapianto di cornee suddivise per singola Azienda sanitaria e sul valore economico degli incentivi da trapianti, con particolare riferimento alle cornee, riconosciuti negli anni dal 2014 al 2018. Il consigliere Fi invita poi l’esecutivo regionale a rendere conto della quantificazione economica del “fondo procurement” e dei criteri di ripartizione tra il personale coinvolto, specificando se l’incentivo sopracitato “veniva preso sul 100% dei trapianti” e spiegando quali siano le linee guida per espianto, “con particolare riferimento all’età dei pazienti ed i criteri di esclusione ed inclusione”.
(Giulia Paltrinieri)