COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Po, Torri (Si) e Prodi (Misto) chiedono chiarimenti su nuovo piano di tracimazione controllata

I due consiglieri chiedono al governo regionale di fare chiarezza sugli studi in corso, sulle aree individuate e, in particolare, sul grado di coinvolgimento dei territori interessati

Interrogazione a firma Yuri Torri (Si) e Silvia Prodi (Misto) per fare chiarezza sulle recenti notizie stampa che riportano dell’istituzione di una cabina di regia fra Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia e Aipo per la realizzazione di un piano di tracimazione controllata del Po in caso di piene eccezionali.

Un piano, si legge nell’atto ispettivo, “che avrebbe lo scopo di individuare tratti di argini maestri del Po da far sormontare e aree ‘compartimentabili’, cioè circondate da argini, e svuotabili in cui far defluire le acque del fiume: sarebbero già state individuate tre aree con queste caratteristiche denominate bassa parmense, sinistra e destra Secchia”. Per tracimazione controllata, si spiega nel documento, “si intende un fenomeno guidato, o quantomeno predisposto, di sormonto degli argini da parte dell’onda di piena di un corso d’acqua, con conseguente inondazione di una porzione di territorio esterno all’argine, evitando i disastrosi fenomeni di rottura o collasso degli argini normalmente associati a tracimazioni non controllate”. Le attività di tracimazione controllata ipotizzate, si evidenzia, “sarebbero riferite ad aree golenali chiuse, contenute cioè entro gli argini maestri del Po, non aree esterne”.

Gli ultimi eventi di piena del Po che hanno coinvolto i suoi affluenti, sottolineano i due consiglieri, “hanno dimostrato come non sia possibile proseguire con la sola politica dei rialzi arginali in quota”.

Torri e Prodi chiedono quindi al governo regionale di fare chiarezza su quanto riportato dai giornali, sugli studi in corso, sulle aree individuate e, in particolare, sul grado di coinvolgimento dei territori interessati.

(Cristian Casali)

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